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Civitanova Marche, ricordata la liberazione della città nel 1944

Civitanova Marche, ricordata la liberazione della città nel 1944
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Domenica 4 luglio, Civitanova Marche ha ricordato la liberazione della città avvenuta il 29 giugno 1944.

A distanza di 77 anni, una cerimonia ha celebrato gli amici polacchi e i loro reggimenti che furono accolti sulle rive del Chienti dai civitanovesi.

Il Comune di Civitanova Marche ha voluto organizzare la ricorrenza, con il patrocinio della Provincia di Macerata e dell’Anpi.

Vi hanno partecipato il consigliere provinciale Francesco Acquaroli, delegato dal presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi e quello dell’Anpi Claudio Gaetani, insieme ad alcuni partigiani e Costanzo Giannini, testimone diretto della ritirata tedesca sotto l’incalzare delle truppe alleate.

Civitanova Marche

Alla cerimonia è intervenuto anche Richard Dernowsky, il nipote del generale Dernowsky, figura importante nella guerra di liberazione, che elesse poi Civitanova come sua città di residenza.

Dopo gli onori dati al milite polacco, il corteo ha depositato una corona di alloro sul ponte di Madonna degli Angeli, dove si vedono segni dei carri armati alleati, e poi in piazza Gramsci sulla lapide eretta in onore della Liberazione.

“Oggi vogliamo ricordare non solo i nostri valorosi civitanovesi – ha detto il Sindaco Fabrizio Ciarapica – ma soprattutto quei polacchi e in particolare un giovane polacco che perse la vita, di cui purtroppo non sappiamo neanche il nome. Questo ragazzo è diventato per noi l’emblema del sacrificio che ci ha portato verso la libertà e la democrazia. Quel giugno del ’44 con l’arrivo dell’ armata polacca sulle rive del Chienti la nostra storia cambiò radicalmente e da lì ebbe inizio una nuova rinascita. La stessa rinascita, per certi versi, che auspichiamo per i tempi che stiamo vivendo  e che a causa di un terribile virus ha lasciato sul campo sofferenza, morte, malattia e anche tanti problemi economici. Ripartiamo tutti uniti insieme nel segno della solidarietà per girare una brutta pagina della nostra storia così come avvenne allora”.

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