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Liberata Tartaruga, monitorata con dispositivo satellitare

Liberata Tartaruga, monitorata con dispositivo satellitare
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Rilasciato ad Ancona un esemplare di Tartaruga Caretta caretta, curato e rimesso in salute dal Centro specializzato di Riccione dopo essere stato recuperato, ferito, in una rete da pesca. Una liberazione davvero speciale, perchè la tartaruga è dotata di un dispositivo per la trasmissione satellitare di nuova generazione, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza sulle sue abitudini e sulle modalità di interazione con l’ambiente. Con questo strumento si potranno monitorare gli spostamenti dell’esemplare in maniera continuativa e con estrema precisione.

L’assessorato all’Ambiente della Regione Marche, in occasione dell’evento “Porto nel Cuore”, in collaborazione con la Fondazione Cetacea di Riccione nell’ambito del Progetto europeo Adriatic+, ha promosso l’iniziativa per conoscere da vicino la tartaruga marina, uno dei simboli dell’Adriatico, dove trova un ambiente ideale di vita grazie alla cospicua disponibilità alimentare, pur con i tanti impatti umani che ne minacciano una tranquilla sopravvivenza.

Manifesto tartaruga

Tornerà presto in libertà anche un esemplare di Tartaruga Verde, specie normalmente presente nei mari caldi e sempre più spesso visibile anche alle nostre latitudini, segno del riscaldamento progressivo delle acque adriatiche.

Prima del rilascio, l’esemplare di Caretta caretta è stato ospitato in una vasca transennata per essere osservata da vicino dal pubblico. Si è tenuta anche una lezione dedicata alla tartaruga marina nell’Adriatico e alle strategie per tutelarla, facendo riferimento ai progetti europei Tartalife (CNR) e Netcet (Fondazione Cetacea – Riccione) e alle ricerche genetiche condotte dall’Università politecnica delle Marche.

Poi il momento più atteso: la liberazione dell’esemplare, in mare aperto, con la collaborazione di Marina Militare e Capitaneria di Porto, che hanno messo a disposizione i propri mezzi. La liberazione dell’esemplare di tartaruga marina è il frutto di una collaborazione fra diversi soggetti che lavorano insieme per tutelare questo straordinario animale marino, nell’ambito della Rete regionale per la conservazione della tartaruga marina: Regione Marche – Servizio Ambiente e Agricoltura, Fondazione Cetacea, Parco regionale di San Bartolo, Parco regionale del Conero, Riserva della Sentina, CNR, Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino, Capitaneria di Porto di Ancona, Corpo Forestale dello Stato.

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