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“Educazione alla Legalità”, incontri della Polizia di Stato nelle scuole

“Educazione alla Legalità”, incontri della Polizia di Stato nelle scuole
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Anche quest’anno la Polizia di Stato ha intrapreso la campagna di prevenzione “Educazione alla Legalità” che si rivolge alla fasce deboli, tra cui i minori, con lo scopo di sensibilizzare le potenziali vittime verso i fenomeni socio-criminali.

Per dare una maggiore incisività all’iniziativa, la Questura di Macerata in partnership con la Polizia Postale e con il Dipartimento per le Dipendenze Patologiche dell’Asur Area Vasta 3 ha organizzato una serie di incontri rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie di primo grado di Macerata, Civitanova Marche, Tolentino, Camerino e Recanati.

Il primo incontro è stato realizzato oggi, presso la Scuola Dante Alighieri di Macerata, dinnanzi a circa 150 ragazzi di 12 anni con la partecipazione della Dirigente Scolastica Rita Emiliozzi, del Questore di Macerata Giancarlo Pallini, di Gianni Giuli dell’Asur Area Vasta 3 e di Cinzia Grucci della Polizia Postale.

Agli studenti si è presentato un gruppo di docenti particolare, formato da poliziotti e da funzionari dell’Asur Area Vasta 3, in possesso di una pluriennale esperienza professionale specifica nell’approccio con i ragazzi e nelle materie trattate. 

Si è dapprima spiegato agli alunni il senso civico del rispetto delle regole, quale valore fondante della vita di tutti i cittadini e perché si possa vivere sicuri nell’osservanza dei diritti di tutti, in un Mondo migliore, come recitava il titolo dell’intervento. Illustrate poi le conseguenze del mancato rispetto delle regole cui le persone sono soggette in caso di trasgressione.

L’inosservanza delle regole da parte dei giovani è spesso l’origine di comportamenti illeciti e a rischio, che possono essere la causa di fenomeni quali il bullismo, la violenza in genere e le dipendenze patologiche (ad esempio alcool, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo).

I fenomeni sono stati infine analizzati sotto l’aspetto della sempre maggiore diffusione delle nuove tecnologie digitali, anche e soprattutto da parte dei giovani, facendo emergere il pericolo della possibilità di un utilizzo della rete dal quale possono derivare comportamenti orientati alla prevaricazione, alla denigrazione, alla dipendenza e in taluni casi alla commissione di veri e propri reati.

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