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Recanati, l’astrofisico Della Valle e “Gli Infiniti leopardiani”

Recanati, l’astrofisico Della Valle e “Gli Infiniti leopardiani”
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Martedì 23 maggio a Recanati, ore 17.30 nella Sala Franco Foschi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, il professor Massimo Della Valle, astrofisico, socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei e dirigente dell’Inaf, discuterà “Gli Infiniti leopardiani”.

Si fossero incontrati prima, magari sarebbero stati diversi gli “interminati spazi” dell’Infinito, o quel “Forse s’avess’io l’ale / Da volar su le nubi, /E noverar le stelle ad una ad una, O come il tuono errar di giogo in giogo /Più felice sarei” del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Fortunatamente non è andata così.

Recanati
Massimo Della Valle

Della Valle si occupa del “lato oscuro dell’universo”, dello studio dei fenomeni astrofisici di alta energia connessi alle grandi esplosioni stellari, come novae, supernove, lampi gamma, controparti elettromagnetiche di sorgenti di onde gravitazionali.

Come membro del Supernova Cosmology Project, è stato uno dei primi collaboratori di Saul Perlmutter, Premio Nobel per la Fisica nel 2011 per la scoperta dell’espansione accelerata dell’universo.

Barese di nascita, padovano di formazione, Della Valle è un cittadino del mondo quanto a carriera scientifica che lo ha visto impegnato prima in Russia, Armenia, Cile, Germania, Usa e ora di nuovo in Italia.

Recanati

Il professor Della Valle sarà a Recanati nell’ambito di un incontro organizzato dal CNSL del presidente Fabio Corvatta, in collaborazione con il Fai e con il patrocinio del Comune di Recanati, della Cattedra Leopardi dell’Università di Macerata e del Liceo Classico Leopardi di Recanati.

L’incontro sarà preceduto dai saluti di Rita Soccio assessore alle Culture del Comune di Recanati, di Annamaria Marcantonelli dirigente scolastico del Liceo Classico recanatese, Alessandra Troilo property manager del Fai Orto sul Colle dell’Infinito, poi dagli interventi introduttivi di Fabiana Cacciapuoti della Biblioteca Nazionale di Napoli e Laura Melosi docente di Unimc.

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