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Lube eroica ma la Champions è vinta dallo Zenit Kazan

Lube eroica ma la Champions è vinta dallo Zenit Kazan
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La Lube è arrivata a un passo dalla gloria, un match-ball sul 14-13 del quinto decisivo parziale, dopo aver condotto 2-1 nel computo dei set e 16-13 nel quarto, poi il sogno europeo è svanito sull’ultimo gradino della strada che portava alla conquista della Champions League.

Nella finalissima che ha assegnato il titolo continentale a Kazan, in Russia, i biancorossi di Giampaolo Medei sfoderano una prestazione eroica, superlativa, ma vengono sconfitti dai padroni di casa dello Zenit in cinque combattutissimi set (27-29, 25-18, 25-23, 23-25, 15-17) e poco meno di tre ore di gioco, mettendosi dunque al collo la medaglia d’argento dopo aver realmente accarezzato la vittoria.

Per la corazzata Zenit Kazan allenata da Vladimir Alekno si tratta della quarta vittoria consecutiva della Champions League mentre i cucinieri, alla sesta partecipazione consecutiva ad una Final Four della massima competizione europea per club, è la prima medaglia d’argento dopo l’oro del 2002 arrivato ad Opole, in Polonia, i due quarti posti del 2007 (Mosca) e 2009 (Praga), ed i due bronzi consecutivi conquistati rispettivamente nel 2016 a Cracovia e nel 2017 a Roma.

Questa finale della Champions League fa anche calare ufficialmente il sipario sulla stagione 2017/2018 della Cucine Lube Civitanova, la prima con il figliol prodigo Giampaolo Medei al timone nel ruolo di primo allenatore. Una stagione comunque esaltante dato che nonostante lo zero nella casella dei trofei conquistati, ha visto capitan Stankovic e compagni scendere in campo per l’atto conclusivo in tutte le competizioni in cui sono stati protagonisti: in ordine rigorosamente cronologico Supercoppa, Mondiale per Club, coppa Italia, campionato e Champions League.

Micah Christenson. Nella foto sopra, la premiazione dello Zenit Kazan

La partita 

Medei conferma il sestetto della semifinale, con Sander in posto 4 in diagonale con Juantorena, e capitan Stankovic al centro con Cester. E’ buonissimo l’approccio alla partita dei cucinieri, che attaccano col 58% di efficacia contro il 59% dei russi, e tengono testa all’avversario riuscendo a ricucire ogni tentativo di fuga dei padroni di casa con l’efficacia del muro (5). Due quelli vincenti di Stankovic, e due per Sokolov (il più cercato da Christenson:per lui 7 punti) che ferma Leon scrivendo il momentaneo 19 pari dopo il secondo break dei russi. Utilizza anche Kovar in prima linea la Lube nel tiratissimo finale, che li vede conquistare due palle-set senza però riuscire a capitalizzarle. E’ allora Kazan, che sfodera un Volvich praticamente infermabile (100% di efficacia su 6 primi tempi) a chiudere alla sua terza occasione, sul 29-27, con un ace di Leon su Juantorena.

Gara in equilibrio anche nel secondo set, con la Cucine Lube Civitanova che continua d attaccare con buonissime percentuali (62% contro 33%, Sokolov altri 6 punti col 67% di efficacia sulle schiacciate) trova anche il break sul 17-15 grazie ad un attacco sparato fuori da Anderson. E’ la fuga decisiva: i biancorossi allungano infatti sul +4 con un fallo di invasione avversario (19-16) ed un successivo ace di Christenson (21-17), quindi legittimano la vittoria con un contrattacco vincente di Kovar, utilizzato nuovamente in prima linea per Sander (23-18), e due muri consecutivi su Leon, che fissano il 25-18.

Dragan Stankovic

Il terzo set è un monologo della squadra di Medei, che domina a muro con Stankovic (blocco su Mikhailov per il 10-16, poi su Anderson per il 17-12), e allunga fino al 18-13 che arriva con un attacco vincente di Juantorena. La reazione dei russi, che inseriscono Gutsalyuk al centro per Samoylenko, arriva dalla linea dei nove metri prima con Leon, che firma due ace di fila portando i suoi sul 19-21, poi con Anderson che trova l’ace del 24-23 annullando il primo set-ball ai biancorossi. Che alla seconda occasione, nonostante una gran difesa di Leon che aveva regalato allo Zenit la possibilità di contrattaccare, chiudono 25-23 con Stankovic, autore di un parziale strepitoso (70% in attacco e 2 muri, 6 punti per lui).

Nel quarto set i biancorossi trovano il break sul 14-12 con un ace di Osmany Juantorena, poi allungano a +3 con un attacco di prima intenzione di Sander (16-13), bravo a capitalizzare al massimo la ricezione lunga dei russi. Che però si riscattano immediatamente, prima con un ace di Mikhailov (16-15), poi con il muro di Samoylenko su Juantorena che scrive la parità a quota 18. Lo Zenit mette per la prima volta il muso davanti grazie ad un ace di Samoylenko, che arriva con l’aiuto del nastro firmando il 21-22. E nel testa a testa finale, trova la zampata vincente sul turno al servizio di Mikhailov, con i contrattacchi di Leon (6 punti, 75%) che scrive il 25-23 finale, rimandando l’assegnazione del trofeo al tie break. 

Quinto set con i biancorossi a condurre 11-7 dopo un attacco out di Anderson, per poi farsi riprendere sull’11-11 con uno strepitoso turno al servizio del palleggiatore russo Butko. La Cucine Lube Civitanova, come detto in apertura, si guadagna anche un match-ball sul 14-13, ma non riesce a chiudere la gara. Ce la fa invece Kazan, alla seconda opportunità, con un ace del solito Leon, autore di ben 33 punti, con 59% di efficacia in attacco.

La Lube sul podio

Il tabellino

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 29, Candellaro n.e., Sander 15, Marchisio n.e., Juantorena 8, Casadei n.e., Stankovic 19, Kovar 2, Grebennikov (L), Christenson 3, Cester 6, Milan n.e., Zhukouski, Storani n.e.. All. Medei.

ZENIT KAZAN: Anderson 11, Volvich 9, Alekno L. n.e., Yudin n.e., Panteleymonenko, Alekseev, Leon 33, Kononov n.e., Krotkov n.e., Butko 2, Samoylenko 5, Gutsalyuk 1, Verbov (L), Mikhailov 24. All. Alekno V..

ARBITRI: Gerothodoros (GRE) – Collados (FRA).

PARZIALI: 27-29 (36’), 25-18 (27’), 25-23 (30’), 23-25 (29’), 15-17 (26’).

NOTE: Lube battute sbagliate 20, ace 5, muri vincenti 12, 40% in ricezione (24% perfette), 54% in attacco. Kazan: battute sbagliate 22, ace 9, muri vincenti 10, 41% in ricezione (21% perfette), 51% in attacco.

I commenti

Tsvetan Sokolov: “Peccato che abbiamo giocato una bellissima finale, siamo stati avanti a lungo nel tie break ma Kazan ci ha creduto fino in fondo e ha centrato la rimonta. Sono molto dispiaciuto per questa ulteriore finale persa, ci siamo andati davvero vicini”.

Dragan Stankovic: “Purtroppo è arrivata un’altra delusione, è difficile parlare in questo momento dopo una sconfitta pesante. Voglio ringraziare però tutti i ragazzi per questa stagione, abbiamo dato il nostro massimo ogni volta e ci è mancato sempre poco per riuscire a vincere. In questi due giorni abbiamo giocato in modo incredibile, purtroppo siamo anche stati sfortunati”.

Giampaolo Medei: “Una sconfitta che brucia perché abbiamo giocato sempre punto a punto, una palla dentro di due centimetri ha cambiato il risultato. Purtroppo lo sport è anche questo, sono molto orgoglioso di come questa squadra sia caduta e si sia sempre rialzata con grande forza: abbiamo giocato tutti insieme, lucidi, non è bastato ma ripeto ancora sono davvero orgoglioso”.

 

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