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Vasco Errani a San Severino Marche, quattro rioni zona rossa

Vasco Errani a San Severino Marche, quattro rioni zona rossa
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Nuova visita nel Comune più grande del Maceratese colpito dal terremoto, quello di San Severino Marche, da parte del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, del capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, e del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. A mezzogiorno in punto l’elicottero dell’Esercito Italiano è atterrato allo stadio “Soverchia”.

Il primo cittadino ha incontrato la delegazione, composta anche dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, presso il C.O.C., il Centro Operativo Comunale, allestito all’interno del palasport “Albino Ciarapica”. Qui il sindaco Piermattei ha presentato l’ultima conta dei danni con 500 edifici crollati, più di 1000 fabbricati dichiarati totalmente inagibili o agibili con provvedimenti di pronto intervento. Alla fine è stato effettuato anche un sopralluogo per rendersi conto della reale situazione per non fermarsi a quello che sta divenendo un bollettino di guerra.

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“Quasi la metà delle abitazioni presenti nel territorio di San Severino Marche risulta danneggiata. E’ un grandissimo numero visto che, in città e nelle frazioni, abbiamo circa 6500 immobili. Ma la nostra vera preoccupazione, prima che per le case, è per le persone. Abbiamo 1500 persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni, 3mila persone che hanno trascorso la scorsa notte in auto in città e altre 2mila persone che hanno passato la notte in auto nelle frazioni. Altre 400 persone hanno dormito, invece, nei 100 camper che abbiamo ospitato nelle aree di sosta attrezzate. Abbiamo garantito un posto letto a 500 persone nei cinque Centri d’accoglienza che abbiamo allestito e che sono stati tutti utilizzati. Quattro famiglie sono state alloggiate in albergo, ma a Martinsicuro. Altri nuclei hanno rifiutato per non andare in Abruzzo. Poi, grazie a un intervento del Governatore Ceriscioli, sono state trovate altre sistemazioni lungo la costa marchigiana e più vicine a noi. Ma sono ancora troppo poche. L’albergo per la Protezione Civile sembrava essere la soluzione migliore per affrontare questa prima emergenza ma molti preferiscono restarsene in auto perché non vogliono lasciare le vie e i quartieri dove fino a ieri sono stati. La paura è stata tanta anche perché le scosse continuano e continuano. I danni sono incalcolabili, ogni ora la lista aumenta con numeri a due e tre cifre. Le scosse delle ultime ore, l’ultimo sciame sismico, ci hanno intanto costretto a dichiarare “rosse” quattro zone della città: il rione Uvaiolo, da via Mazzini lungo la strada provinciale 502 che porta a Serrapetrona, il rione Mazzini, da via Raffaelo a via Da Vinci, via Alighieri e via Leopardi. Poi il rione Settempeda, da via Padre Giuseppe Zampa a via della Libertà a via Crivelli e la zona che va da via Settempeda a via Pergolesi, via Rossini fino a villa Collio. Infine la zona del centro storico da via Massarelli, via Lazzarelli e diverse altre vie e vicoli di collegamento laterale. Poi abbiamo tantissime aziende danneggiate: da quelle storiche, impegnate nella lavorazione del marmo, a quelle agroalimentari e vitivinicole. Poi ci sono crolli di capannoni agricoli e di strutture che ospitano allevamenti. Infine abbiamo le attività artigianali e quelle commerciali. Nelle prossime ore – ha concluso il sindaco – dovrò chiudere due bar perché inagibili”.

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“Comprendiamo la paura di tutti ma non possiamo trasformare la città di San Severino Marche in un campeggio visto che si sta anche avvicinando l’inverno – hanno spiegato il commissario Errani e il governatore Ceriscioli, sottolineando – Oggi la Protezione Civile nazionale installerà una grande tenda che darà ospitalità a 350 persone. Ci raccomandiamo solo di non autorizzare la sistemazione di moduli abitativi o di abitazioni in legno nei pressi delle abitazioni. In questo caso ci vedremo costretti ad intervenire perché si tratta di un abuso edilizio. La paura non può andare nei moduli e non ha senso dormire nelle auto o nelle tende. Dobbiamo capire la reale situazione visto che i danni sono evidenti, cercheremo di fare i sopralluoghi il prima possibile ma dobbiamo anche guardare alla sicurezza dei certificatori e delle persone impegnate nel portare soccorso alle popolazioni”.

Capitolo a parte, sull’argomento si è incentrata quasi tutta la seconda parte del summit, è stato da ultimo destinato alle scuole: sono più di 800 gli studenti dell’Itts, l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”, che hanno una sede inagibile. La struttura, di proprietà della Provincia di Macerata, è stata transennata dopo il sopralluogo dei tecnici. Inagibili le strutture comunali dell’asilo “Virgilio” e della materna di via Talpa. Altri 540 alunni del plesso “Alessandro Luzio” stanno attendendo i sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile regionale, sollecitati più volte in queste ore dal Comune, per avere una risposta. “Abbiamo strappato da Errani e dal governatore Ceriscioli, con loro anche l’assessore Sciapichetti, la promessa di una verifica ulteriore in tempi rapidissimi. Dalla Protezione Civile abbiamo avuto anche una promessa: una cucina da campo, capace di garantire un pasto a 500 persone, e un’altra struttura, se sarà necessario, per dare un tetto alle persone per trascorrere le prossime notti”.

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