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Università di Macerata, Mahsa Amini e la libertà delle donne

Università di Macerata, Mahsa Amini e la libertà delle donne
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L’Università di Macerata ha ricordato Mahsa Amini, ad un anno dalla morte della ragazza iraniana avvenuta dopo che era stata fermata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo.

Nella Sala Sbriccoli al Palazzo del Mutilato, si è svolto l’incontro pubblico Donne Vita Libertà alla presenza di docenti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, in cui ci sono stati momenti emozionanti con la condivisione di testimonianze iraniane.

Le riflessioni sulla condizione della donna iraniana e della donna nel mondo sono state stimolate proprio da cittadine e cittadini iraniani, che hanno raccontato la difficoltà a rimanere nel proprio Paese e al contempo la difficile scelta dell’andarsene lasciando tutto: i propri cari, le proprie cose, le radici culturali.

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Sabrina De Padova, Ines Corti, Ninfa Contigiani, Natascia Mattucci

La presidentessa del Consiglio comunale delle Donne Sabrina De Padova e la vice Ninfa Contigiani hanno sottolineato, come filo conduttore, le emozioni e il calore del flash mob tenutosi in piazza Vittorio Veneto lo scorso 8 gennaio.

In una piazza gremita di gente Macerata in quell’occasione ha fatto sentire la solidarietà al popolo iraniano che protestava per la propria libertà. Una solidarietà esplicita e corale che la rappresentanza del popolo iraniano ancora oggi ha chiesto.

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Ghaempanah Bahar e Mojtaba Sadeghi

Infatti, è necessario sostenere la mobilitazione in Iran, ma è anche utile fare pressione perché i nostri governi non siano disattenti e troppo morbidi nei confronti del regime teocratico, anche con iniziative politiche e diplomatiche decise.

Sono intervenute durante l’incontro le docenti dell’Università di Macerata Ines Corti e Natascia Mattucci. Poi hanno parlato i rappresentanti degli studenti Michael Sdrubolini e Lucrezia Cinella. Le testimonianze iraniane sono venute da Ghaempanah Bahar e Mojtaba Sadeghi.

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Lucrezia Cinella e Michael Sdrubolini

Nell’occasione, i promotori dell’iniziativa si sono impegnati a riproporre la tematica nei prossimi mesi e nell’attività accademica ordinaria.

Questo perché proprio il mondo universitario è da sempre ponte culturale e dialogico. Un’opportunità posta anche agli studenti universitari, affinchè possano fare tesoro dell’insegnamento di libertà che dall’Iran giovani donne e uomini ci stanno dando.

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