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San Severino Marche, Piermattei e Gironi celebrano il 25 aprile

San Severino Marche, Piermattei e Gironi celebrano il 25 aprile
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Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei e il presidente della sezione cittadina dell’Anpi Sergio Gironi hanno celebrato il 25 aprile con un minuto di silenzio e la deposizione di una corona di alloro al monumento alla Resistenza.

Davanti a uno dei simboli posti a ricordare la Liberazione del nostro Paese, edificato nel 1965 su progetto di Arnaldo Bellabarba in viale Mazzini, sindaco e presidente della sezione Anpi, intitolata alla memoria del capitano Salvatore Valerio, hanno ricordato il 75esimo anniversario di una giornata che è simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano e dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale contro il fascismo e l’occupazione nazista.

Piermattei e Gironi hanno salito insieme le poche scale davanti al monumento sul quale è stato posto il tricolore storico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di San Severino Marche. Accanto a questi simboli, sul muro posto sul lato della scalinata, i nomi dei partigiani uccisi in quei mesi segnati dal sangue anche in città.

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“In questa giornata così intensa e particolare, che ha visto la città intera costretta a restare a casa a causa del Coronavirus e dove il silenzio ha risuonato più di ogni altra parola – ha sottolineato Rosa Piermattei –, vorrei fare proprie le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ricordando proprio la data del 25 aprile ha scritto: Essa ci ripropone l’esperienza di un popolo capace di riscattarsi, di riconquistare il proprio destino, lasciando alle spalle le macerie materiali e morali del regime fascista. La forte coesione e l’identità del popolo italiano ci devono soccorrere anche nell’affrontare l’attuale insidia per la salute. Anche oggi dobbiamo resistere uniti contro un nemico aggressivo e insidioso ma non invincibile. Dobbiamo guardare avanti con fiducia. Oggi, come ieri, dobbiamo continuare ad essere uniti”.

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