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Il 25 aprile a San Severino Marche, con il sindaco dei ragazzi

Il 25 aprile a San Severino Marche, con il sindaco dei ragazzi
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“Non possiamo pensare che gli errori del passato possano, un giorno, ripetersi né sul suolo della nostra Patria né altrove. Bene fanno i nostri maestri ed i nostri professori, con i loro studenti, ad essere qui oggi  perché la nostra società deve riflettere sull’importanza di questo giorno, considerato da molti una semplice vacanza di aprile. Dobbiamo onorare la memoria di chi ha dato la propria vita per la libertà e che, ancora oggi, ci chiede di non tradire quel sacrificio “tanto antico e sempre nuovo” perché quel sacrificio è divenuto un esempio globale per tutti i movimenti che lottano per la libertà”. Con queste parole, a nome dell’Amministrazione comunale settempedana, l’assessore alla Cultura, Simona Gregori, ha ricordato l’importanza del 25 Aprile, Giornata della Liberazione, nel discorso ufficiale pronunciato davanti al monumento alla Resistenza alla presenza, fra gli altri, del sindaco dei ragazzi, Leonardo Simoncini, del presidente del Consiglio comunale, Ostilio Beni, del consigliere provinciale Pietro  Cruciani, degli assessori Giampaolo Muzio e Giampiero Pelagalli, dei consiglieri Alessandra Aronne, Romina Cherubini, Gabriela Lampa e Fernando Taborro, del comandante la locale stazione dei Carabinieri, dei rappresentanti della Polizia Municipale e degli alunni delle scuole. Al corteo, aperto dal Gonfalone del Comune e dalla bandiera dell’Anpi, si sono unite rappresentanze e insegne dell’Associazione Nazionale Carabinieri e della Croce Rossa Italiana, con i loro volontari, dell’Arma di Cavalleria, dell’Avis, della Protezione Civile e di altre associazioni Combattentistiche e d’Arma.

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“In questo giorno – ha anche sottolineato la Gregori – oltre alla Resistenza partigiana vanno riconosciute tutte le resistenze: quella dei militari che si unirono alle formazioni partigiane, il silenzioso sacrificio delle centinaia di migliaia di militari italiani internati e dei lavoratori coatti deportati in Germania, degli ebrei, dei rom, degli omosessuali, dei diversamente abili che fecero la stessa sorte. In questo giorno speciale va ricordata la resistenza della popolazione civile, di quanti nascosero e salvarono i perseguitati e le loro famiglie, divenuti da un giorno all’altro reietti tra i reietti. Moto spontaneo di tante coscienze, queste gesta solidali silenziose ed eroiche costituirono le radici nobili della nostra Costituzione. Ricordare la Liberazione – ha anche detto la Gregori – è indispensabile per poter affermare i valori della nostra nazione democratica”.

Dopo il suo saluto è seguito quello di Sergio Gironi, presidente della sezione Anpi “cap. Salvatore Valerio” di San Severino Marche. Nel corso della cerimonia ha prestato servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani” diretto dal maestro Vanni Belfiore.

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