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San Severino Marche, alla Pinacoteca in mostra le foto del sisma

San Severino Marche, alla Pinacoteca in mostra le foto del sisma
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Sabato 21 dicembre, ore 11 alla Pinacoteca “P. Tacchi-Venturi di San Severino Marche, si inaugura la mostra fotografica “Scherza coi fanti e lascia stare i Santi”, che sarà aperta fino al 20 gennaio, a cura di Luca Maria Cristini.
In esposizione fotografie scattate sui luoghi del sisma 2016, nella fretta di agire in situazioni di pericolo, di crollo, con la minaccia di repliche sismiche anche significative, il costante sottofondo dei sordi boati che si avvertono solo nelle zone vicine alle faglie.
Istantanee talvolta sfocate, mosse o con entrambi i problemi, tuttavia ognuna è stata scelta da Luca Maria Cristini insieme ad Alberto Pellegrino per trasmettere un sentimento vivo.
Alberto Pellegrino, sociologo e critico fotografico, nel saggio sul valore della religiosità popolare contenuto nel catalogo scrive: “Esse tuttavia, oltre una loro dignità formale, acquistano il sapore e il valore di una testimonianza riguardante un patrimonio di arte popolare sopravvissuto al dramma del sisma. Queste immagini riescono a trasmettere anche una serie di stati d’animo e di sentimenti che colgono l’osservatore posto di fronte a queste statue, le quali non sono più le protagoniste di un culto popolare, ma sono le testimoni mute di una tragedia che ha sconvolto intere comunità colpite non solo negli affetti familiari, nelle memorie e nelle loro dimore, ma nel loro patrimonio religioso contenuto”.
Questi simulacri si animano fino a sembrare umani, scendendo forzatamente dagli altari cui sono consacrati, per trasmettere le paure, il dolore, la perplessità che possono provare dei semplici “fanti” in quelle situazioni critiche.
Nell’introduzione al catalogo, la giornalista Rai Maria Francesca Alfonsi ha scritto: “Cristini – come suo carattere – sceglie la serietà ironica e sapiente di Scherza coi fanti e lascia stare i Santi anche in quelle immagini che sono lì a ricordarci – con quegli sguardi clementi – che abbiamo poco tempo ancora per non disperdere definitivamente la superba memoria: non solo la grande arte, ma anche la lunghissima pratica democratica, poiché su questi monti nacque anzitempo l’idea d’Europa. Poco tempo contro l’umana indifferenza. E si sa, senza la memoria non si costruisce il futuro”.
A proposito del titolo della mostra allestita nella Pinacoteca, Scherza coi fanti e lascia stare i santi esprime volutamente un contrappunto rispetto a quella malinconia, quel disorientamento e quello stupore che ognuno di quei santi-fanti uma¬namente sembra volerci testimoniare. Le immagini sono una testimonianza delle rovine che questo cataclisma ha lasciato dietro di sé.
Venerdì 27 dicembre alle 17.30, in Pinacoteca, Luca Maria Cristini presenterà il catalogo insieme ad Alberto Pellegrino e Maria Francesca Alfonsi.

Luca Maria Cristini è architetto, pubblicista e sommelier. Si occupa di restauro di edifici storici, di riqualificazione urbana e di allestimento d’interni. Dal 1997 è attivo nella Protezione Civile del Patrimonio Culturale con interventi in qualità di volontario nelle emergenze sismiche Marche-Umbria 1997, Molise 2002, L’Aquila 2009; dal 2000 ha tenuto lezioni su queste tematiche ai volontari e nel 2007 è stato insignito, con le squadre di Protezione Civile di Legambiente, del Premio Rotondi per i salvatori dell’Arte. Dal 2007 è docente in IRM (Istituto di Restauro delle Marche), istituito nell’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove tiene corsi sulla catalogazione e sulla protezione in emergenza dei beni culturali. Dal 2009 al 2017 è stato Direttore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche, partecipando attivamente, dall’ agosto 2016 al marzo 2017, ai recuperi del patrimonio culturale danneggiato dal Sisma Centro Italia. Oltre a numerosi articoli e saggi, ha pubblicato: Ireneo Aleandri 1795-1885 – L’architettura del Purismo nello Stato Pontificio (2004), Mosè Di Segni Medico Partigiano (2011), La Roccaforte del Buon Gusto (2018) e San Severino Vescovo di Settempeda (2019).

 

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