Home Lifestyle Recanati, iniziativa dello Sportello Anti Violenza a Villa Colloredo

Recanati, iniziativa dello Sportello Anti Violenza a Villa Colloredo

Recanati, iniziativa dello Sportello Anti Violenza a Villa Colloredo
79
0

A Recanati l’associazione Altra Eco e il Centro Yoga, con il patrocinio del Comune, organizzano sabato 25 novembre per la “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne” una iniziativa presso i locali di Villa Colloredo a partire dalle 14,45.

In programma l’accoglienza e a seguire gli interventi della psicologa e criminologa Margherita Carlini Responsabile dello Sportello Anti Violenza, delle Assessore alle Politiche Sociali Tania Paoltroni e alle Culture Rita Soccio, della Delegata alle Pari Opportunità del Comune Carlotta Guzzini.

Alle 15,30 lezione di Yoga presso il Parco di Villa Colloredo e a seguire merenda con prodotti biologici.

“Il servizio offerto dallo Sportello – afferma Carlotta Guzzini – a una rapida analisi dei dati è utile e indispensabile, si è quindi deciso di ampliarlo con un’apertura settimanale presso l’ospedale di Recanati grazie all’Ambito territoriale. Un sostegno e una presenza che non possono mancare, una mano amica che viene tesa alle donne e l’appuntamento del 25 novembre deve essere un momento per fare il punto e da lì ripartire per un percorso educativo che non può essere interrotto”.

Maltrattamenti, violenza psicologica, violenza fisica ed economica, stalking, minacce: sono questi i tipi di bisogni espressi dalle 27 donne che nel corso del 2016 si sono rivolte allo sportello Anti Violenza ed Anti Stalking del Comune, servizio che le ha accolte, sostenute ed accompagnate gratuitamente con la garanzia dell’anonimato.

L’età è quella compresa tra i 19 e i 65 anni, in prevalenza italiane e provenienti da diversi comuni dell’ambito territoriale. Non è possibile tracciare un profilo standard di coloro che si sono rivolte al servizio in quanto distribuite in un range anagrafico ampio, differente l’estrazione sociale, diversi i livelli di istruzione (dalla terza elementare sino alla laurea) e con stati occupazionali che variano dalla disoccupazione alla libera professione.

Molte spesso quello espresso non è un unico bisogno: tra le vittime disagio e sofferenza emergono da stati di isolamento sociale e o lavorativo, umiliazioni, comportamenti svalutanti, violenza fisica e atti persecutori.

Per ogni vicenda è stata fornita una risposta specifica e conforme alle esigenze e alla volontà della donna. In alcuni casi è stato effettuato un invio ai Centri Anti Violenza provinciali di competenza, in altri è stata attivata una rete di protezione territoriale (con le Forze dell’Ordine e/o i Servizi Sociali del Comune), altre ancora hanno fatto dello Sportello un proprio spazio di sostegno.

 

(79)

LEAVE YOUR COMMENT