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Pieve Torina, il forest bathing opportunità per l’alto maceratese

Pieve Torina, il forest bathing opportunità per l’alto maceratese
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A Pieve Torina è iniziato il corso sul forest bathing lungo il sentiero delle acque, che vede protagonisti fino a tutto il mese di maggio una ventina di partecipanti, provenienti anche da fuori regione.

L’interesse è sviluppare attività nel territorio dell’alto maceratese dove la Natura, tra acqua, foreste e biodiversità, si coniuga con il benessere.

Alessandro Gentilucci è il sindaco di Pieve Torina e anche il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila del progetto.

“È un’opportunità – sottolinea Alessandro Gentilucci – di crescita personale e professionale quella che stiamo offrendo a questi giovani grazie a fondi messi a disposizione dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne”.

Pieve Torina
Alessandro Gentilucci

“Sfiorare l’acqua – continua Gentilucci –, respirare l’aria dei boschi ricca di monoterpeni, scoprire quanta energia può donarci un ambiente sano e rigenerante e riuscire a trasformare tutto ciò in valore turistico e, dunque, economico è la sfida che attende questi nostri luoghi. Il forest bathing è una disciplina legata al benessere che sta prendendo sempre più piede e il fatto di poter ospitare qui un corso per formare operatori in tale ambito, affidato a professionisti del settore, rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro territorio”.

Il forest bathing (bagno di foresta) non è uno sport né una semplice passeggiata, ma un immergersi nella natura per ritrovare il benessere fisico e mentale, una vera pratica terapeutica da vivere lentamente e con potere rigenerante per tutti i sensi (vista, udito, olfatto, tatto e gusto).

Si tratta di una pratica molto antica, nata in Giappone con in nome di Shinrin Yoku, che si è molto diffusa anche in Italia, soprattutto nel periodo post lockdown.

“Noi sindaci – conclude Gentilucci – stiamo investendo molto in queste iniziative per restituire ai visitatori l’immagine di una realtà viva, dinamica, desiderosa di superare le criticità che ancora ci derivano dal sisma”.

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