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Musicultura Festival, serata finale allo Sferisterio

Musicultura Festival, serata finale allo Sferisterio
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Domenica 17 giugno ultimi appuntamenti di Musicultura 2018. Pollio, Davide Zilli, Daniela Pes e Marco Greco sono i quattro vincitori finalisti della 29^ edizione del Festival, scelti dal pubblico delle prime due serate, che si contenderanno il titolo di vincitore assoluto 2018 e il premio finale di 20 mila euro.

Attesa ospite sul palcoscenico dello Sferisterio Malika Ayane, che firmerà un inedito e suggestivo ritratto della poetica di Jacques Brel, a cinquanta anni dalla scomparsa del grande chansonnier belga, accompagnata dall’ Accademia della Libellula.  Torna dopo alcuni anni Brunori Sas, che nel frattempo ha avuto il grande successo di pubblico e di critica con la consacrazione dell’intelligenza e del talento che lo contraddistinguono fin dai primi passi della sua fortunata carriera artistica. Anche lui reduce dal successo degli ultimi mesi, in particolare a Sanremo, si ripresenta tra gli ospiti Mirkoeilcane vincitore di Musicultura 2017.

Gli ultimi eventi della Controra, nel pomeriggio, permetteranno di incontrare due degli ospiti: alle 18.30 Dario Brunori nel Cortile di Palazzo Conventati e alle 18.45 Mirkoeilcane in Piazza cesare Battisti. Alle 18 nel Cortile del Palazzo Municipale “Tutto è qui”, storie marchigiane di resilienze e ricostruzione sospesa, racconti e testimonianze audiovisive dai territori colpiti dal terremoto.

Tra i presentatori Gianmaurizio Foderaro e Metis Di Meo, Davide Zilli, Pollio, Marco Greco, Daniela Pes

Nella serata di venerdì sono stati assegnati due riconoscimenti. Pollio si è aggiudicato il Premio Antonello Ieffi Energie Rinnovabili per la migliore interpretazione e a Daniela Pes è andato il Premio Nuovo Imaie per la realizzazione di un tour.

La seconda serata di Musicultura ha visto sul palcoscenico del Festival l’atteso ritorno di Sergio Cammariere, perfetta sintesi tra la musica di qualità e il testo d’autore. Il cantautore calabrese ha regalato al pubblico un magico viaggio tra le note vibranti del suo pianoforte, con la delicatezza della sua ispirazione ha tinto di intimismo e di jazz l’Arena Sferisterio di Macerata. “Questo posto è incantevole, suscita emozioni dentro l’anima”, ha detto Sergio Cammariere. Tra i suoi raffinati brani eseguiti “Tema di malerba”, “Mano nella mano” “Sorella mia”, “Dalla pace del mare lontano” e l’amatissima “Tutto quello che è un uomo”, cantata insieme al pubblico.

Forti vibrazioni ha portato l’omaggio che Musicultura ha progettato con l’attrice Cinzia Leone in onore della grande Anna Magnani. Sono risuonate le note di canzoni interpretate in modo struggente e magistrale dalla Compagnia di Musicultura, sottolineate da una grande cultrice della parola come Cinzia Leone. Le sue capacita ironiche e drammatiche hanno perfettamente trasferito ai presenti i pensieri e le emozioni della Magnani, senza cadere mai nella retorica e nel celebrativo. Gli standard della canzone popolare romana come “Vecchia Roma”, “Nannarè” e la meravigliosa “Il Valzer della Toppa sul testo di Pierpaolo Pasolini hanno letteralmente estasiato il pubblico.

A chiudere la notte di grande musica, Willie Peyote, all’anagrafe Guglielmo Bruno, rapper ironico e mai convenzionale, che discostandosi dal diffuso stereotipo del rapper è riuscito a conquistare nel tempo anche le platee più difficili.

Nel suo rap ‘ritmato e ballerino’ ha cantato di ipocrisia e libertà di espressione ma anche di relazioni con se stesso e con gli altri offrendo al pubblico tra le sue ‘anarchiche’ canzoni, dirette e senza filtri, “Metti che domani”. Ha proseguito con “Ottima scusa” e poi “I cani”. Ha chiuso con “Io non sono un razzista ma…” che prende di mira gli italiani e il loro modo di fare “accoglienza” nei confronti dei migranti.

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