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Montefano, a Piero Gemelli il Premio Ghergo alla carriera

Montefano, a Piero Gemelli il Premio Ghergo alla carriera
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Terza edizione a Montefano del Premio fotografico «Arturo Ghergo». La cerimonia di premiazione al Teatro La Rondinella è fissata per sabato 24 marzo alle 17 e sarà seguita alle 19 dall’inaugurazione della mostra con le opere dei vincitori. Ospiti d’onore Maurizio Galimberti, noto professionista del settore e già premiato alla carriera, e Sabrina Colle, attrice e modella compagna di Vittorio Sgarbi (non esclusa la sua presenza, come nella scorsa edizione).

Quest’anno il Premio Ghergo alla carriera è stato assegnato a Piero Gemelli, artista di fama internazionale, noto soprattutto per la sua fotografia di moda e di ricerca che è stata celebrata sui principali magazine di settore e in particolare con la stretta collaborazione a Vogue. Si aggiunge a nomi importanti già premiati: Ferdinando Scianna, ideatore delle prime campagne pubblicitarie di Dolce&Gabbana, e Maurizio Galimberti, capofila della scuola sperimentalista italiana.

Piero Gemelli

La commissione del premio è composta da Denis Curti (critico fotografico, direttore de «Il Fotografo» e direttore artistico del premio), Cristina Ghergo (fotografa professionista) e Pasquale Pozzessere (regista).

La mostra è dedicata ai soggetti vincitori, oltre alle fotografie delle precedenti edizioni rimaste come patrimonio dell’associazione Effetto Ghergo per una futura mostra permanente. Piero Gemelli esporrà 12 opere, di cui una rimarrà poi all’associazione, insieme a quelle dei giovani talenti premiati. La mostra chiuderà il 3 giugno 2018.

Il Premio, nato nel 2015 con il progetto regionale A.m.a.m.i. del Distretto culturale evoluto delle Marche, è dedicato al “fotografo delle dive” Arturo Ghergo, nato a Montefano e il cui studio in via Condotti a Roma ha visto immortalate personalità come Sophia Loren, Ingrid Bergman, Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi, Papa Pio XII, Vittorio Gassman e molti altri personaggi dello spettacolo, della cultura e della politica.

I giovani talenti premiati, per la prima volta ex aequo, che oltre la passione per la fotografia condividono la giovanissima età, sono Federica Mazzieri, di Treia, classe 1994 (ha conquistato la giuria con il progetto fotografico «La Rivière de l’Ophélia») e Matteo Natalucci, di Osimo, classe 1993 (ha colpito l’occhio degli esperti con il reportage «Rainbowland»).

«Il Premio Ghergo – ha spiegato la presidente dell’associazione Effetto Ghergo, Claudia Scipioni – riconosce il connubio tra tradizione e innovazione. Per questo scegliamo professionisti che hanno segnato il mondo della fotografia in maniera importante, sia per la moda che per il ritratto, esattamente come fece Arturo Ghergo».

«Dopo la prima edizione, abbiamo deciso di puntare sui giovani talenti marchigiani – aggiunge Andrea Muti del comitato tecnico – che siano professionisti o che abbiano alle spalle scuole d’arte e di fotografia. Quest’anno per la prima volta abbiamo un ex aequo tra la fotografia di denuncia di Matteo e il lavoro di Federica, ispirato dalla pittura preraffaellita».

Tante le attività collaterali al premio, sabato 24 alle 10, Teatro La Rondinella, letture dei portfolio a cura della Fiaf con Lorenzo Cicconi Massi e Massimo Mazzoli, quindi premiazione degli elaborati nella cerimonia del pomeriggio; domenica 25 marzo, ore 10 alla Sala Olivi, inaugurazione della mostra «Una storia di fotografia», con 24 opere di Renzo Tortelli, insieme alla presentazione del libro fotografico «Isolation» di Alessandro Scattolini.

(Nella foto in alto, la presentazione del Premio Ghergo. Da sx: Federica Mazzieri, Claudia Scipioni e Andrea Muti) 

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