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Marche. Saliti a 11 i positivi, 94 in isolamento ma nessun focolaio

Marche. Saliti a 11 i positivi, 94 in isolamento ma nessun focolaio
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Nelle Marche, la Struttura Organizzativa Dipartimentale (Sod) Virologia di Ancona ha rilevato durante la giornata di venerdì 28 febbraio altri 5 tamponi positivi al Coronavirus, provenienti dall’Area Vasta 1 della provincia di Pesaro e Urbino. Lo ha comunicato il Gores (Gruppo operativo regionale per l’emergenza sanitaria), precisando che i 5 campioni saranno inviati oggi a Roma per la conferma dell’Istituto superiore di sanità.

Sale quindi a 11 il numero di positivi nella Regione Marche, tutti nella provincia di Pesaro e Urbino. Nessun altro campione è risultato positivo nelle altre province tra le persone osservate.

“Continuiamo nell’impegno di informarvi tempestivamente sui risultati delle analisi di laboratorio non appena queste si rendono disponibili – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – perché crediamo importante che possiate valutare correttamente, conoscendo le notizie, piuttosto che angosciarvi con le fake news”.

Il primo caso di Coronavirus nelle Marche è del 25 febbraio, di un 30enne pesarese tornato dal Lodigiano, confermato poi dall’Iss il giorno dopo. Le altre positività sono 2 il 26 febbraio e 3 il 27, cui si aggiungono se confermate le 5 di ieri. Dei contagiati, 2 si trovano ricoverati in rianimazione. Ma ci sono anche 94 persone in isolamento domiciliare, di cui 34 asintomatici: 41 nella provincia di Pesaro Urbino, 20 ad Ancona, 17 a Macerata, 5 a Fermo e 11 di Ascoli Piceno.

Questi dati supportano la nuova ordinanza regionale per il contenimento dell’emergenza coronavirus, che chiude le scuole e vieta manifestazioni pubbliche fino al 29 febbraio salvo ulteriori provvedimenti, firmata dal presidente della Regione Luca Ceriscioli dopo che il Tar Marche aveva annullato la precedente per assenza di contagiati al momento dell’emanazione. Per la Regione tale contesto e la necessità di realizzare una compiuta azione di contenimento hanno imposto l’assunzione immediata di misure.

Luca Ceriscioli a Fermo

Intervenendo in un incontro a Fermo dell’Area Vasta 4, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha dichiarato: “Abbiamo avuto notizia che il Governo riunirà di nuovo le Regioni. Speriamo che, finalmente, siano adottate linee omogenee che permettano di applicare, con serenità, quegli strumenti che chiedono ai cittadini qualche sacrificio, ma che non sono inutili. C’è bisogno di un’indicazione solida che consenta di adottare misure giuste e adeguate all’evoluzione dell’emergenza coronavirus”.

Ceriscioli ha ricordato che il Governo “ha impugnato la nostra ordinanza, ma non quella di altre Regioni, identiche come condizioni, ma addirittura con un’evoluzione dell’epidemia migliore delle Marche, cioè senza casi accertati. Un comportamento non omogeneo e non comprensibile. Abbiamo insistito con la nuova ordinanza, rafforzata dal numero dei casi acclarati. Speriamo ora che ci sia quel salto di qualità, quell’indirizzo omogeneo che serva a non creare allarme e a dare ai cittadini le risposte che chiedono”.

Il presidente ha poi sottolineato che “aprire conflitti istituzionali così forti, in un momento così delicato, ha creato confusione. Ma ritengo che i problemi vadano superati. Preferisco trovare una soluzione nuova piuttosto che fermarsi a conflitti che non aiutano nessuno”.

Nel corso del suo intervento, Ceriscioli ha ribadito che la scelta di chiudere le scuole nelle Marche “ha ragioni scientifiche, non politiche. Comunque il dibattito va riportato nella sua giusta dimensione, evidenziando che non ci troviamo di fronte a una malattia catastrofica, ma neanche a una banale influenza. Dobbiamo affrontare una situazione di emergenza, dove la salute viene prima di ogni considerazione economica”.

Ha concluso ribadendo che “fino a sabato vige l’ordinanza firmata. Da domenica vedremo gli indirizzi da emanare, sulla base dell’evoluzione nazionale”.

Nadia Storti

All’incontro è intervenuta anche Nadia Storti, direttore generale Asur Marche, che ha sollecitato tutti “alla massima allerta, senza paura ma con attenzione. Nelle Marche non abbiamo un focolaio di coronavirus, ma contagiati da persone provenienti da altre regioni. La situazione è sotto controllo. È operativa una rete costituita da medici di medicina generale, da medici della continuità assistenziale, specialisti. Può contare su un sistema di accoglienza articolato su varie strutture delle malattie infettive e terapie intensiva. Il sistema è pronto a ogni ulteriore evoluzione. Perciò non lasciamoci prendere dalla paura e dall’emotività. Soprattutto dobbiamo essere coscienti che il percorso assistenziale va avviato tramite i propri medici di famiglia o telefonicamente con i nostri servizi, senza recarsi subito al pronto soccorso, per non rischiare, poi, di dover chiudere i presidi sanitari eventualmente contagiati dal coronavirus”.

Si ricorda che la Regione Marche ha attivato il Numero Verde 800936677 (tutti i giorni dalle 8 alle 20) al quale rivolgersi per ogni informazione o dubbio sulla propria condizione di salute.

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