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Macerata, nuova scuola innovativa per il Bramante e il Pannaggi

Macerata, nuova scuola innovativa per il Bramante e il Pannaggi
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E’ stato approvato dalla Provincia di Macerata il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova scuola innovativa in contrada Lornano, nel capoluogo, che ospiterà gli studenti dell’Istituto Tecnico per Geometri “Bramante” e dell’Istituto Professionale “Pannaggi”.

Il Presidente della Provincia Sandro Parcaroli ha firmato il decreto per il via libera al progetto esecutivo, redatto interamente dall’ufficio tecnico dell’ente, che prevede un complesso innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica.

L’opera verrà realizzata a Macerata accanto all’Istituto agrario “Garibaldi” e potrà ospitare fino a 500 studenti, offrendo 20 aule, 8 laboratori, una biblioteca, una palestra e un auditorium con 200 posti.

“L’aumento dei prezzi e l’aggiornamento dei prezziari regionali – spiega il Presidente Sandro Parcaroli – ha comportato un ingente incremento dei costi, dai 12 milioni previsti inizialmente ai 19 attuali, ma il progetto è molto importante per un territorio come il nostro a forte vocazione professionale. Questo progetto permetterà di realizzare un vero e proprio campus dove verranno trasferiti il Bramante e il Pannaggi e si andrà a integrare con il vicino Istituto agrario”.

Tutto è stato ora inviato dalla Provincia di Macerata all’Inail che dovrà provvedere sia alla valutazione tecnico-economica del progetto, sia al relativo finanziamento e dovrà occuparsi anche della gara d’appalto e dell’esecuzione dei lavori (come previsto dal bando “Scuole innovative” del Ministero)

L’edificio scolastico si sviluppa su un’area di oltre 4.300 mq, ed è realizzato con una struttura antisismica mista, in acciaio e legno.

La scuola si compone di due corpi, ciascuno su due piani: il corpo A ospiterà i laboratori e l’atrio al piano terra, mentre le aule saranno al primo piano; il corpo B ospiterà la palestra, l’auditorium e la biblioteca al piano terra e le aule al primo piano.

Rispetto alla progettazione definitiva, che era stata redatta dallo studio di architettura Homu, quella esecutiva si è concentrata maggiormente sulla possibilità di ottimizzare gli spazi interni e le pareti vetrate, sull’integrazione con il paesaggio, sulla facilitazione negli accessi e sugli aspetti di prevenzioni degli incendi.

“Seguendo le ‘Nuove linee guida per l’edilizia scolastica’ pubblicate dal Miur nel 2013 sugli spazi educativi – aggiunge la Consigliera delegata all’Edilizia scolastica Laura Sestili –, il progetto sviluppa varie tipologie di spazi legati alla didattica immaginando l’edificio scolastico come un paesaggio stimolante che lo studente esplora e di cui si appropria, sviluppando la propria autonomia e curiosità. Tutti gli ambienti, formali e informali, sono pensati per favorire il coinvolgimento attivo degli alunni e i legami cooperativi, lasciando alla libertà e alla creatività dell’individuo la decisione di come appropriarsi degli spazi”.

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