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Macerata dedica a Giovanni Palatucci i giardini di Villa Potenza

Macerata dedica a Giovanni Palatucci i giardini di Villa Potenza
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I giardini di Villa Potenza, Macerata, sono stati intitolati a Giovanni Palatucci, per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità. Inoltre, la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha piantato un albero di ulivo in sua memoria con una apposita targa.

Giovanni Palatucci era il questore della città dalmata di Fiume nel settembre 1944, quando fu arrestato dai nazisti delle SS e internato nel lager di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945. Nel suo ruolo di funzionario della Repubblica Sociale Italiana, non condividendo le leggi raziali e con “la possibilità di fare un pò bene”, riuscì a salvare dalle rappresaglie naziste più di 5mila persone. La sua figura è ricordata e onorata, per lo Stato di Israele è “Giusto tra le Nazioni”, per la Chiesa Cattolica è “Servo di Dio”, per la Repubblica Italiana è Medaglia d’oro al  merito civile.

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L’area verde dedicata a Giovanni Paolucci si trova vicino alla strada a lui già dedicata nel 2005, tra via dell’Acquedotto e via Giuseppe Costantini.

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Sandro Parcaroli, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore, autorità civili, militari e religiose. Ha benedetto l’ulivo don Adam Baransky, cappellano territoriale della Polizia di Stato.

«Un ringraziamento all’Amministrazione comunale che si è prodigata affinché la manifestazione avvenisse in modo sentito e con la giusta e calibrata spiritualità – ha detto il questore di Macerata Trombadore –. Giovanni Palatucci è un riferimento per la nostra generazione, per i nostri giovani e per le forze di Polizia, è un esempio di sacrificio istituzionale. Si è contraddistinto con il proprio io in un mondo dove non era garantito il rispetto della vita e con manifestazioni come queste celebriamo il suo ricordo».

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«L’intitolazione di questo spazio verde di Villa Potenza all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci rappresenta un segnale alle giovani generazioni che abbiamo voluto dare in maniera convinta – ha detto il sindaco di Macerata Parcaroli –. I ragazzi che passeggeranno qui e trascorreranno del tempo in questo spazio verde della città avranno la possibilità di entrare in contatto con la storia e con la figura di un uomo di grande umanità e generosità che rappresenta, senza dubbio, un esempio per le generazioni future. Conoscere il nostro passato per costruire il futuro: è un aspetto importante che necessita del coinvolgimento e della partecipazione dei nostri ragazzi e di tutta la comunità».

«Giovanni Palatucci è una persona dalla quale dobbiamo prendere esempio – ha concluso l’assessore comunale alla Sicurezza Paolo Renna –. Siamo orgogliosi di questa giornata e ringraziamo il questore Vincenzo Trombadore per aver deciso di intitolare questo spazio verde a Palatucci».

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Giovanni Palatucci

Giovanni Palatucci

Nato a Montella il 31 maggio del 1909, Palatucci è Medaglia d’oro al  merito civile alla memoria. Poliziotto, poi vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza, inizialmente addetto all’ufficio stranieri ha retto la Questura di Fiume nel periodo successivo all’armistizio del 1943 . Il  suo ruolo gli permise di organizzare una rete di prima assistenza per salvare i perseguitati dalla deportazione nazista e per questo fu arrestato dai tedeschi delle SS e internato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945.

Palatucci è stato un uomo di grande umanità e generosità che ha salvato dai  nazisti migliaia di ebrei e cittadini perseguitati. Ultimo Questore di Fiume, morto a soli 36 anni per mantenere fede ai suoi ideali, a cui il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha deciso di dedicare un libro: “Giovanni Palatucci il poliziotto che salvò migliaia di ebrei”.

Tra i molti riconoscimenti ricevuti da Palatucci, nel 2000 il Vicariato di Roma ha emesso un Editto per l’apertura del processo di beatificazione, avvenuta formalmente il 9 ottobre del 2002. In occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX secolo, nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione ed è stato proclamato Servo di Dio, mentre nel 2009 è stato emesso un francobollo commemorativo in suo onore.

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