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La Lube vince 3-2 la finale a Perugia ed è campione d’Italia

La Lube vince 3-2 la finale a Perugia ed è campione d’Italia
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La Lube Civitanova è campione d’Italia. La squadra di Ferdinando De Giorgi ribalta il fattore campo nella serie di finale playoff della Superlega, in rimonta sotto di due set, proprio nella sfida più importante. La Sir Safety Conad è battuta 3-2 (22-25, 21-25, 12-25, 21-25, 10-15) al Pala Barton Perugia, inviolato nella corsa tricolore addirittura dal 5 maggio 2016, davanti a un calorosissimo pubblico, nella decisiva Gara 5. 

La Lube porta a casa lo scudetto numero 5 della sua storia, dopo quelli conquistati nel 2006 (sempre con De Giorgi al timone), 2012, 2014 e 2017. E’ un’impresa che cancella l’amarezza di ben sette finali consecutive perse (4 proprio contro Perugia). Sabato prossimo la festa potrebbe continuare, i biancorossi scenderanno in campo a Berlino contro i russi del Kazan nella finalissima della Champions League. 

Fefè De Giorgi ha guidato la squadra fino a questa vittoria della Cucine Lube Civitanova. Nel 2006 ha conquistato il primo storico scudetto della società, è tornato nelle Marche a stagione in corso, subentrando a metà dicembre a Giampaolo Medei, con cui la squadra ha iniziato la stagione arrivando alle finali di Supercoppa e del Mondiale per Club.

Con De Giorgi al timone nella stagione in corso la Cucine Lube Civitanova ha giocato finora 38 partite in totale (26 di campionato, 9 di Champions League, 3 di Coppa Italia) vincendone 34. Le 4 sconfitte sono state la finale di coppa Italia con Perugia, Gara 3 della semifinale playoff a Trento, e le due battute d’arresto, nuovamente con la Sir, in Gara 1 e 3 della finale tricolore. Superato ora il tabù Perugia nell’occasione più importante.

Il titolo di miglior giocatore è andato Osmany Juantorena, autore di 16 punti complessivi, con il 57% in attacco, 2 ace e 2 muri. Ma è stata tutta la squadra a meritarsi questo scudetto, compresi i ragazzi della panchina: il loro simbolo è Jiri Kovar, reintegrato a metà stagione dopo aver scontato la squalifica, stasera è stato uno dei grandi protagonisti della rimonta biancorossa, nel finale di quarto set. La Cucine Lube ha chiuso la sfida con un ottimo 63% di squadra in attacco, 5 ace e addirittura 18 muri vincenti. 

La partita

L’approccio migliore alla partita è della Sir, che guadagna subito un sostanzioso gap di vantaggio: sul turno in battuta di Atanasijevic prima (1 ace, 3-1), e su quello di Leon poi, con la stella di passaporto polacco che firma 3 ace di fila (a fine set saranno 4), scrivendo il 9-2 per i padroni casa sul tabellone. Anche la reazione Lube, che attacca meglio dei padroni di casa 59% contro 55%) è affidata al servizio: ace di Osmany per l’8-13, quindi 11-14 quando sulla linea de nove metri si presenta Simon (1 ace). Uno svantaggio di tre lunghezze che permane dopo il muro vincente di Kovar (subentrato a Leal) su Leon (18-21), e si accorcia a due dopo un muro vincente di Bruno che vale il 22-24. Perugia chiude con Atanasijevic (7 punti, 67%) al terzo set point.

I biancorossi partono a handicap anche nel secondo parziale, in cui sono di nuovo la battuta di Leon (un ace, 5-2), e due errori in attacco rispettivamente di Sokolov e Juantorena a spedire la Sir subito sul + 4 (6-2). La Lube inizia la risalita con un ace di Bruno (13-16), poi completa la rimonta affidandosi al muro: quello di Sokolov (5 punti, 67% n attacco) su Leon scrive il 16-18, i due consecutivi messi a segno da Juantorena prima e Simon poi valgono invece la meritata parità a quota 21.

Peccato che l’equilibrio duri pochissimo perché la Lube, che in precedenza aveva inserito Diamantini per Cester, si scioglie subito sul turno in battuta di Lanza, che firma 2 ace e trascina Perugia al 25-21 finale.

Trova finalmente una buona partenza la Cucine Lube nel terzo set: biancorossi (con Diamantini) avanti 10-5 dopo un contrattacco di Juantorena, addirittura 12-5 dopo un muro vincente dello attaccante italo-cubano seguito da un errore di Podrascanin. Adesso funziona davvero tutto nella metà campo dei marchigiani (a cominciare dalla battuta), mentre dall’altra parte della rete Bernardi, che vede la sua squadra attaccare col 14% di efficacia, contro il 71% dei marchigiani, prova ad attingere dalla panchina per provare a invertire la rotta (dentro Hoag per Leon e Hoogendoorn per Atanasijevic). Senza riuscirci. La Lube fissa il 23-10 con un diagonale di Sokolov che si schianta nei tre metri, chiude un muro di Bruno che fissa il 25-12.

Nel quarto parziale la Cucine Lube si fa riacciuffare sulla parità a quota 11 dopo aver conquistato ben quattro lunghezze di vantaggio col muro (11-7). Juantorena scava un nuovo break firmando l’ace del 13-11, gli risponde però Leon beffando per due volte di fila Balaso, sempre dai nove metri (14-15). Nel finale, risulta decisivo l’ingresso in campo in seconda linea di Kovar per Leal: dopo un errore di Leon che rimette la Lube col muso davanti sul 19-ò18, è infatti lui a firmare il muro su Atanasijevic che vale il break (21-19), e il successivo contrattacco del 22-19. Finisce 25-21, dopo un errore al servizio degli umbri.

Il tie break, dopo il 3-0 iniziale firmato con 2 muri consecutivi di Leal, è una marcia trionfale per gli uomini di De Giorgi, che si conclude sul 15-10 con un attacco di Sokolov. 

Il tabellino

SIR SAFETY PERUGIA: Piccinelli, Ricci 6, Hoag, Hoogendoorn, Della Lunga (L) n.e., Seif, Leon 20, Lanza 10, Galassi n.e., Berger n.e., Colaci (L), Atanasijevic 14, De Cecco 5, Podrascanin 4. All. Bernardi.

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 19, Kovar 3, D’Hulst, Marchisio (L) n.e., Juantorena 16, Massari n.e., Stankovic n.e., Diamantini 5, Leal 15, Cantagalli, Cester, Simon 16, Bruno 5, Balaso (L). All. De Giorgi.

ARBITRI: Rapisarda (UD) – Puecher (PD).

PARZIALI: 25-22 (29’), 25-21 (27’),12-25 (21’), 21-25 (30’), 10-15 (17’). 

NOTE: spettatori 4028. Sir battute sbagliate 16, ace 15, muri vincenti 6, 37% in attacco, 30% in ricezione (19% perfette). Lube: battute sbagliate 26, ace 5, muri vincenti 18, 63% in attacco, 29% in ricezione (10% perfette).

I commenti

Robertlandy Simon: “Questo scudetto era quello che volevamo sin dall’inizio della stagione. Siamo arrivati questo appuntamento in un ottimo stato di forma. È sempre bello vincere, i tifosi meritavano questa vittoria, ma già da domani testa alla Champions. Dopo il 2-0 eravamo sempre convinti di potercela fare dal terzo set in poi l’abbiamo messa in campo in maniera molto concreta. Lo scudetto mi mancava, lo avevo sfiorato con Piacenza per due anni ed avevo proprio voglia di vincerlo. Bravi noi a restare sempre in partita. Questo scudetto è made in Cuba”.

Osmany Juantorena: “E’ uno scudetto straordinario, il più bello per me e non riesco a descrivere le sensazioni che provo in questo momento. Dopo il 2-0 tutta Italia era convinta che la partita fosse finita ma noi siamo rientrati con il cuore ed abbiamo fatto un’impresa incredibile per vincere qui a Perugia. Faccio i complimenti alla società perché dopo tante finali perse ti rimane sempre questo fantasma in testa. Complimenti anche alla Sir per la bella serie ma i Campioni d’Italia siamo noi”.

Dragan Stankovic: “E’ stata una partita strana, su un campo dove quest’anno non avevamo mai vinto un set. Ci eravamo detti che poggi potevamo anche perdere ma dovevamo aver dato il massimo per farci valere qui a Perugia e quando abbiamo vinto il terzo set abbiamo capito che si poteva fare. Abbiamo poco tempo per festeggiare perché ci aspetta un’altra finale ma troveremo il tempo dopo perché ce lo meritiamo”. 

Ferdinando De Giorgi: “Sono felicissimo come tutti. Oggi abbiamo fatto un’impresa perché tutti conosciamo la forza di Perugia soprattutto in casa, ma non sono riusciti a spezzarci. I ragazzi sono stati determinati a volerla vincere fino alla fine. Credo che il lavoro che abbiamo fatto puntava a creare un po’ più di equilibrio nella partita perché nelle precedenti il nostro potenziale non si era espresso, abbiamo lavorato molto sull’aspetto della tenuta di squadra. Per me è una doppia soddisfazione perché sono molto legato all’ambiente Lube Volley, come tredici anni fa ho fatto una foto con i miei figli per ricordarci come siamo cambiati dal primo storico scudetto”.

Fabio Giulianelli (patron Lube): “Uno scudetto storico per come è stata la partita, per tutto quello che c’era dietro a questa conquista. Non si arriva a vincere lo scudetto se veramente non lo meriti. Abbiamo costruito la squadra per cercare di fare quel passettino in più che ci è mancato lo scorso anno. Credo che abbiamo fatto una cosa eccezionale perché venire a vincere qua a Perugia contro una squadra comunque forte significa che la nostra era tanto più forte. La nostra società è sempre stata protagonista perché fare tutte queste finali in fila non significa averle perse ma averle giocate. Stasera abbiamo giocato con la determinazione e la volontà forte e, lo dico senza retorica, che quando eravamo sotto 2-0 io ero sicuro che potevamo farcela. Adesso festeggiamo un paio di giorni e poi continuiamo ancora il nostro lungo percorso con un’altra finale da giocare. Come ho già detto in precedenza, ci piace viaggiare ed ora viaggiamo molto leggeri e sarà una bella Berlino”.

Simona Sileoni (presidente Lube Volley): “Una vittoria fantastica per come è maturata e per come in passato avevamo giocato qui a Perugia. E’ stato un match eccezionale, i ragazzi ci hanno messo tutto il cuore nonostante fossero sotto 2-0 fino a ottenere un successo davvero grandissimo. Una stupenda soddisfazione per la proprietà, per gli sponsor, per i tifosi: è una vittoria di tutti, ancor più perché maturata in questo modo”.

Giuseppe Cormio (direttore sportivo): “Una partita incredibile, è lo scudetto più bello e non lo dimenticherò mai per come ci abbiamo creduto fino in fondo, per averlo conquistato su un campo difficilissimo contro una grande squadra. I complimenti vanno anche ai nostri avversari in una battaglia epica, uno spot per il volley. Se Perugia avesse battuto come nei primi due set forse ora non saremmo qui a festeggiare, poi bravi i nostri a ritrovare il bandolo della matassa: abbiamo fatto vedere una bellissima pallavolo, i giocatori sono stati capaci di crederci fino alla fine. Ora festeggiamo un po’ poi andiamo a Berlino per provare a fare una cosa altrettanto grande”.

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