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Auto d’epoca a Numana ed entroterra per la Due giorni del Conero

Auto d’epoca a Numana ed entroterra per la Due giorni del Conero
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Sabato 23 e domenica 24 settembre, la Riviera del Conero e l’entroterra anconetano vedranno sulle proprie strade le auto d’epoca protagoniste della “27a Due Giorni del Conero-Memorial Gianmario Lazzarini”.

Già venerdì 22 inizieranno gli arrivi degli equipaggi a Numana, che avranno l’opportunità di una gita in barca attorno il Monte Conero, partenza dal Porto Turistico, con aperitivo a bordo. Al ritorno cena a Numana.

Sabato 23 alle ore 9:30 trasferimento sulle colline anconetane fino a San Paolo di Jesi, tra i castelli dell’importante tradizione vinicola che ha raccolto nel tempo numerosi riconoscimenti anche internazionali.

In mattinata è prevista la visita alle Cantine Vignamato, poi la sosta pranzo. Nel pomeriggio le belle auto d’epoca si sposteranno verso Genga, con l’immancabile visita alle suggestive Grotte di Frasassi.

Il meraviglioso sistema di grotte carsiche sotterranee è generato dal fiume Sentino in un tempo valutabile di oltre un milione di anni. Dal settembre 1971 sono stati scoperti oltre 20 km di stretti cunicoli e ampie grotte che formano uno scenario naturale unico.

auto d'epoca

In serata rientro in a Numana per la cena di gala a base di pesce e la consueta consegna del “12° Memorial Gianmario Lazzarini” da parte del figlio Carlo, vicepresidente del club. La serata avrà anche un accompagnamento musicale dal vivo.

Domenica 24 è in programma un giro turistico tra le colline marchigiane da Numana in direzione Villa Musone, Camerano, Angeli di Varano, Monte Conero fino a giungere nel centro di Numana.

Durante la visita guidata nel centro storico, in concomitanza con l’annuale Giornata Nazionale del Veicolo Storico indetta dall’ASI, ci sarà un collegamento streaming con tutte le iniziative sul territorio nazionale di motorismo d’epoca.

Il pranzo finale all’Hotel Numana Palace chiuderà la manifestazione delle auto d’epoca, con il saluto dello staff del CAEM/Scarfiotti diretto in questa occasione da Giovannino Ghizzone e Lorenzo Pesaresi.

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