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ARES Macerata, Migliorelli e i 10 anni per rivedere l’A1

ARES Macerata, Migliorelli e i 10 anni per rivedere l’A1
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ARES Safety Macerata Softball sabato 24 giugno alle ore 18 farà visita alle campionesse d’Italia in carica dell’Inox Team Saronno, nella tredicesima giornata della serie A1.

Il match chiuderà la serie di quattro confronti contro le quattro forti squadre che lo scorso anno parteciparono ai play off.

Poi ARES Macerata, che da neopromossa ha praticamente in mano la salvezza con largo anticipo, potrà pensare a come sviluppare un campionato già soddisfacente.

E’ il risultato di un team che si è dimostrato all’altezza di esprimersi a buoni livelli, anche oltre le aspettative.

Merito dello staff tecnico e delle giocatrici certo, ma è anche frutto di un lavoro decennale della società che si è ricostruita, dopo il ridimensionamento, con un impegno certosino.

ARES Macerata
Carlo Migliorelli, presidente ARES Macerata

Protagonista principale e riconosciuto della rinascita è Carlo Migliorelli, appassionato presidente di Macerata Softball dal 2013.

“La passione è iniziata – ricorda Carlo Migliorelli – perché mia moglie giocava a softball fino agli anni ‘90 con la squadra che ha portato Macerata dalla B alla A. All’epoca esistevano serie B e serie A. Per tanti anni l’ho seguita, poi mia figlia ha cominciato a giocare da piccola e quindi sono stato coinvolto nel 2013. La vecchia società era dimissionaria e Franco Cippitelli, che comunque era rimasto all’interno del sodalizio, mi ha chiesto un coinvolgimento. Io l’ho dato molto volentieri, da lì è cominciata l’avventura”.

Carlo Migliorelli è un presidente particolare, non è un imprenditore e ogni anno costruisce la rete di risorse economiche e umane a sostegno dell’attività sportiva.

“Non sono un presidente imprenditore, che è anche più difficile. Perché in realtà bisogna stare sempre alla ricerca di finanziamenti e sponsorizzazioni, non è semplicissimo. Negli anni c’è stato il sostegno e il rientro di tante persone, come Marta Gambella, e tutto lo staff tecnico che è rimasto e poi si è implementato nel tempo. Poi c’è stato il coinvolgimento di altre persone. Siamo sempre riusciti ad avere un livello organizzativo decente per uno sport che rimane comunque dilettantistico, abbiamo sempre cercato di operare nel migliore dei modi e con la massima professionalità”.

Un lungo percorso di dieci anni per risalire nel massimo campionato.

“Abbiamo ricominciato con le ragazzine piccole del vivaio e dalla serie B dopo un anno di fuori classifica. Due campionati in classifica, poi abbiamo vinto il campionato di serie B. Arrivati in A2 e stagioni con risultati altalenanti, negli ultimi tre anni siamo riusciti ad andare ai play off, con la finale del 2021 e la promozione nel 2022”.

ARES Macerata

Com’è stare in A1?

“E’ tutto nuovo, molto coinvolgente. Inizialmente pensavamo che la squadra non fosse all’altezza delle altre, che erano più navigate di noi, invece con molta sorpresa abbiamo visto che il gruppo fin da subito ha reagito positivamente, siamo partiti molto bene. Poi le altre hanno rimodulato un pò le loro formazioni e quindi la sorpresa che abbiamo destato nelle prime partite piano piano si è livellata. Però tuttora siamo quartultimi, abbastanza lontano dall’ultimo posto che porta la retrocessione. In classifica ci troviamo a pochissima distanza da altre, tutto è possibile”.

La squadra ha mantenuto il nucleo di ragazze della A2.

“Abbiamo fatto pochissimi innesti, confermando tutta la vecchia formazione dello scorso anno. Ci sono stati i due inserimenti di Sara Monari e Chiara Giudice, che giocavano con la Sestese, che per una questione di avvicinamento a casa sono venute con noi. Poi abbiamo preso due straniere australiane, la lanciatrice Chantelle Ladner e la ricevitrice Sophie Roberts, e dal vivaio del Chieti la giovane promettente Alisya Terrenzio”.

A Saronno le prossime partite, con quale spirito va ARES Macerata a casa delle campionesse tricolori?

“Lo spirito è lo stesso, nel senso che si va con la massima concentrazione come per tutte squadre, sia quelle che vengono ritenute più deboli, sia quelle più forti. All’andata con Saronno abbiamo fatto due ottime partite. Abbiamo perso per pochissimo dimostrando che se la squadra gira riesce a mettere in difficoltà tutte le altre squadre. Questo è un campionato nel quale si può vincere e si può perdere. Andremo ovviamente per dire la nostra e per poter strappare almeno una vittoria”.

La salvezza è praticamente ormai acquisita, quali altre prospettive per questo campionato?

“Le prospettive sono quelle di avere una posizione buona in classifica, quindi non lottare solo per la salvezza. Poi c’è la partita aperta della Coppa Italia, che è una classifica con le partite vinte o perse con la lanciatrice italiana. Stiamo attenti anche alle prime quattro, che faranno i play off. Sono obiettivi molto importanti e faremo di tutto per poterci arrivare.

ARES Macerata
Carlo Migliorelli, Stefano Micozzi (main sponsor ARES), Gioia Tittarelli, Elisa Grifagno e Giovanni Buini (main sponsor ARES)

Rivedere Macerata Softball in A1 fa pensare al grande passato e al futuro che possa farlo rivivere.

“Le squadre per fare la A1 vanno costruite, si passa attraverso anni di gavetta e lavoro per farsi le ossa, questo è inevitabile, ma le basi ci sono tutte. Nel senso che noi non vogliamo fare una squadra che stravolga l’assetto attuale. L’intento è confermare tutte, poi di volta in volta chiaramente cercheremo di fortificare quelli che sono i ruoli nei quali siamo un po’ più carenti e scoperti. L’obiettivo è sempre quello di mantenere la mentalità di una squadra che comunque non è professionistica, per un campionato non professionistico, stando sempre molto attenti ai budget e a sostenere un vivaio che provenga dal territorio”.

Ambizioni? Cose da chiedere a città, territorio e tifosi?

“La mia velleità è la passione, nello sport se non c’è la passione chiaramente non c’è nulla. Il bello sta nel vedere le ragazze che riescono a raggiungere traguardi e obiettivi, un settore giovanile che si sta sviluppando sempre di più. C’è un gruppo di genitori molto appassionato che ci segue. Alla città vorrei dire se possibile di essere più attenta a questo sport, è uno sport femminile che milita in A1. Un massimo campionato è cosa rara e complessa ma che offre opportunità. Sta anche a noi come società sportiva coinvolgere la cittadinanza, far capire che la nostra realtà è un investimento sociale e sportivo, che gira tutta l’Italia portando il nome della città e degli sponsor che ci sostengono. In particolare, quest’anno abbiamo avuto la fortuna di incontrare ARES Safety, società umbra ma con un referente maceratese, che ci ha dato fiducia e che ha voluto investire su di noi, dandoci una grande mano. Speriamo che questo rapporto possa perdurare e intensificarsi sempre di più”.

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