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San Severino Marche, cerimonia per la fine missione dell’Emilia Romagna

San Severino Marche, cerimonia per la fine missione dell’Emilia Romagna
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Il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei ha presieduto al Teatro Italia la cerimonia di fine missione e passaggio di consegne del personale della Regione Emilia Romagna e dell’Anci Emilia Romagna nella città settempedana, una tra le maggiormente colpite dal terremoto.

Molto sentite le parole di saluto e ringraziamento del primo cittadino: “Grazie di cuore a tutti, voglio solo dirvi che vi abbiamo voluto bene perché siete stati i nostri angeli e che vi vogliamo bene perché siete diventati una parte della nostra vita. Senza il vostro supporto e il vostro aiuto sarebbe stata molto più dura”.

“Il sisma – ha ricordato il sindaco Piermattei – ci aveva reso impotenti, la cosa più semplice era diventata difficile e voi ci avete preso per mano e avete camminato insieme a noi. Oggi siamo il primo Comune ad aver portato a termine i sopralluoghi, ben 6.800 in totale, e ad aver chiuso con le Fast e le Aedes. Siamo stati anche il primo Comune ad aver avviato la demolizione delle case irrimediabilmente danneggiate e fin dal 30 dicembre abbiamo chiesto le casette per i senzatetto rinunciando ai container”.

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All’incontro hanno preso parte anche l’assessore alla Protezione Civile della Regione Emilia Romagna Paola Gazzolo, il responsabile della Protezione Civile di Anci Emilia Romagna Marco Iachetta, il sindaco di Ferrara e presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani, il presidente del volontariato di Protezione Civile dell’Emilia Romagna Volmer Bonini, il rappresentante del coordinamento delle Unioni dei Piccoli Comuni presso l’Anci Marche e sindaco di Cossignano Roberto De Angelis, il direttore generale del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Roberto Oreficini e l’assessore alla Protezione Civile della Regione Marche Angelo Sciapichetti.

“Il nostro non è un addio è un passaggio di fase e di testimone, il nostro impegno proseguirà dando continuità amministrativa” ha voluto sottolineare l’assessore della Regione Emilia Romagna, Paola Gazzolo, che poi ha aggiunto: “Nel maggio del 2012 abbiamo avuto due terremoti che hanno segnato la nostra storia e abbiamo ricevuto tanta solidarietà e disponibilità dalla Regione Marche per cui non potevamo non ricambiare e restituire questo grande aiuto. Le Marche sono una regione con noi confinante e con cui abbiamo rapporti solidi e forti relazioni. Questa vicinanza rimarrà sempre, la chiusura della fase di assistenza e del supporto, con la nostra presenza fisica, segna la fase in cui si parte con determinazione verso la ricostruzione. E’ questa una fase molto importante. Speriamo di rivederci ogni anno – ha concluso l’assessore Gazzolo – per continuare a rendicontare i passi che si fanno fino a che non sarà riposizionata al suo posto l’ultima pietra”.

Tiziano Tagliani presidente della Provincia di Ferrara e sindaco di Ferrara, ha ricordato: “Abbiamo avuto la vostra stessa paura e vissuto la vostra stessa esperienza. I Comuni, con i sindaci, sono come le impalcature che sono appoggiate ai palazzi che hanno bisogno di interventi importanti. Sono impalcature senza le assi di legno per questo è importante il mondo del volontariato che rappresenta le assi grazie alle quali è possibile lavorare”.

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A spiegare l’aiuto, in termini di risorse umane, è intervenuto invece Volmer Bonini, presidente del volontariato di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna: “Nelle Marche siamo intervenuti con 1.700 volontari. Non ho faticato a trovare questi volontari ma piuttosto a spiegare a quelli che sono rimasti a casa perché non c’era bisogno di loro”.

Ringraziamenti sono giunti pure da Roberto De Angelis del coordinamento Unione dei Piccoli Comuni dell’Anci Marche e sindaco di Cossignano: “L’aiuto dato alle Marche e ai piccoli Comuni marchigiani da parte dell’Emilia è stato utile per ritrovare il coraggio per andare avanti e cercare di affrontare l’avvenire, a partire dalla ricostruzione. Sapere che c’è un legame che ci unisce nel momento di difficoltà è un patrimonio importantissimo del nostro Paese. I volontari non sono remunerati non perché non valgono ma perché il loro valore è inestimabile”.

Per il Dipartimento nazionale della Protezione Civile alla cerimonia ufficiale di fine missione è intervenuto il direttore generale, Roberto Oreficini: “Non c’è qualcuno che aiuta l’altro ma, insieme, si è costruito un percorso. Questo è quello che è stato fatto anche in questo territorio. Con la fine della fase emergenziale, che ci auguriamo si conclusa nel più breve termine possibile, non finisce la relazione d’aiuto perché da quel momento la collaborazione comunque continua con una sorta di adozione a distanza. Vorrei dire grazie anche a questo Comune – ha poi sottolineato Oreficini rivolto ai volontari del gruppo di Protezione Civile di San Severino Marche – che si è sempre molto impegnato, con generosità portando aiuti in passato a chi ne aveva bisogno”.

Infine il saluto di Angelo Sciapichetti, assessore alla Protezione Civile della Regione Marche: “Grazie agli amici della Regione Emilia Romagna – ha detto – che sono stati veramente d’aiuto in una situazione di grande difficoltà. Senza di loro la risposta che le istituzioni avrebbero dato ai cittadini sarebbe stata sicuramente diversa. Va dato merito a chi si è impegnato in silenzio, senza cercare le copertine dei giornali. Va dato merito a quella gente comune che rappresenta la spina dorsale vera e concreta che manda avanti il nostro Paese. Dobbiamo dire grazie a loro e ai sindaci che sono stati i primi volontari sul territorio. Adesso entriamo nella fase più complicata, quella della pianificazione della ricostruzione. Dobbiamo rispettare gli impegni presi lasciandoci alle spalle le polemiche. Non è né semplice né facile perché il terremoto ha colpito un’area vastissima del nostro territorio regionale e non si possono neppure fare paragoni con altri sismi avuti sul territorio che avevano colpito in un raggio molto più ristretto. Nessuno di noi era preparato o poteva immaginare questa situazione. Se qualcuno dice che potevamo fare diversamente credo che racconti cose non vere”, ha concluso Sciapichetti, annunciando: “Noi abbiamo preso l’impegno di fare le casette nel più breve tempo possibile e questo impegno, come Regione, lo manterremo”.

A San Severino Marche l’aiuto fornito dalla Regione Emilia Romagna si è concretizzato nell’accoglienza a più di 2.500 persone presso il Punto di ascolto sociale dove i cittadini sono stati aiutati nella compilazione delle domande per i Contributi d’autonoma sistemazione. Altri 1.890 accessi si sono registrati allo Sportello di accoglienza dove sono state fornite informazioni in merito a sopralluoghi, a schede Fast e Aedes, all’emissione di Ordinanze. Poi sono state fornite anche 17mila ore di servizio da parte delle oltre 100 pattuglie della Polizia Municipale a supporto del Comando locale. Utilissima anche l’attività che ha consentito di dare continuità amministrativa con il lavoro di una quarantina di unità di personale fra tecnici, contabili, assistenti sociali e informatici.

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