Home Attualità Morte Pamela, trovati coltelli con tracce di sangue

Morte Pamela, trovati coltelli con tracce di sangue

Morte Pamela, trovati coltelli con tracce di sangue
318
0

Nel giorno in cui sul caso esplodono le speculazioni politiche e i peggiori umori del web, le indagini svolte con solerzia dagli inquirenti stanno componendo il quadro della morte di Pamela Mastropietro. Unico punto ancora non chiarito riguarda il determinante quesito se si è trattato di un omicidio o no. Le prime perizie non hanno sciolto il dilemma, in attesa dell’esito degli esami tossicologici su una possibile causa da overdose. Rimangono in ogni caso il raccapriccio, la rabbia, il disappunto di fronte alla malvagia crudeltà che caratterizza l’epilogo della vicenda.

Gli indizi che inchiodano Innocent Oseghale, nigeriano di 30 anni con precedenti di spaccio, sono evidenti e lo collegano sia alla morte che allo smembramento del corpo della ragazza romana e al tentativo di occultarlo: i vestiti insanguinati di Pamela trovati nell’abitazione di via Spalato a Macerata, le tracce ematiche sul balcone, i testimoni che hanno visto Oseghale con la ragazza e mentre abbandonava a Pollenza i due trolley contenenti il corpo fatto a pezzi.

Punti fermi che consolidano gli elementi che probabilmente domani porteranno alla convalida dell’arresto. Oggi i Carabinieri del Ris, eseguendo ulteriori accertamenti, hanno sottoposto a controllo alcuni coltelli con tracce di sangue che erano nell’appartamento del nigeriano.

Innocent Oseghale continua a negare di avere ucciso Pamela, ha tirato in ballo altre persone risultate assolutamente estranee. Abitava da solo nella mansarda in via Spalato 124 (l’affitto non è intestato a lui), dove sono stati trovato 70 grammi di hashish, con il permesso di soggiorno scaduto nel 2017. Ha una figlia con una donna, ma non vivono nello stesso appartamento.

La cooperativa Pars di Corridonia, la comunità da cui Pamela si è allontanata volontariamente il 29 gennaio, ha risposto alle polemiche sulla mancata vigilanza, chiarendo le modalità di permanenza che non è coattiva. Ha fornito agli inquirenti informazioni utili e si è così saputo che un addetto della comunità ha cercato di fermare la ragazza mentre si allontanava e della sua fuga sono stati immediatamente avvertiti sia i famigliari che i Carabinieri.

Questi fatti, le successive immagini delle videosorveglianze a Macerata e le testimonianze danno agli investigatori la possibilità di ricostruire le ultime ore di Pamela, fino alla sera di martedì scorso quando è stata vista entrare nel condominio di via Spalato 124.

Innocent Oseghale si trova nel carcere di Montacuto ad Ancona. I Carabinieri di Macerata continuano le indagini anche per capire l’eventuale coinvolgimento di altre persone.

La comunità nigeriana di Macerata, l’Anolf e l’Acsim hanno annunciato un sit-in sabato 3 febbraio alle 17 in piazza Cesare Battisti per “esprimere immenso dolore e sincera vicinanza alla famiglia della vittima e condannare fermamente ogni forma di violenza e strumentalizzazione rispetto al tragico evento”.

(318)

LEAVE YOUR COMMENT