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Morte di Pamela, la cooperativa Pars risponde alle polemiche

Morte di Pamela, la cooperativa Pars risponde alle polemiche
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Mentre le indagini stanno delineando i contorni della morte di Pamela Mastropietro, alcuni interventi e articoli hanno tirato in causa la comunità di recupero a Corridonia della cooperativa Pars, da dove la ragazza si è allontanata volontariamente il 29 gennaio, in merito al riserbo adottato e alla vigilanza sulle persone ospitate.

A proposito di quanto riportato sulla stampa, la cooperativa Pars ha emesso il seguente comunicato per fare le opportune precisazioni.

“Comprendiamo e condividiamo appieno i sentimenti di dolore della mamma e la sua ricerca di chiarezza e giustizia.

Abbiamo dato a lei ed agli inquirenti ampia disponibilità a chiarire tutti i fatti accaduti. Poiché però è stato sollevato sulla stampa il sospetto di una scarsa vigilanza, siamo costretti a rompere il riserbo che ci eravamo proposti per rispetto di Pamela e dei suoi familiari ed a descrivere nel dettaglio il succedersi dei fatti accaduti, anche a tutela del buon nome della Pars e dei suoi operatori.

Precisiamo innanzitutto che la nostra struttura non ha carattere di contenimento coatto e non può impedire con la forza la permanenza dell’ospite che vuole abbandonarla. L’allontanamento volontario della ragazza è stato prontamente rilevato dai nostri operatori, uno dei quali ha seguito a piedi la ragazza ed ha cercato in tutti i modi di dissuaderla dal suo intento di allontanarsi, offrendole anche di parlare con la famiglia e, in extremis, di accompagnarla alla stazione. Visto che la ragazza continuava ad allontanarsi, ferma nell’idea di non tornare indietro, l’operatrice si è recata rapidamente a recuperare un’auto per cercare di farla salire con sé, ritornata sul posto la ragazza era scomparsa, probabilmente avendo recuperato un passaggio da qualche autista.

Immediatamente sono stati informati tutti i familiari a noi noti (mamma e nonna), i servizi competenti e i carabinieri di quanto accaduto.

Confidiamo pienamente negli organi inquirenti perché facciano rapidamente piena luce sui fatti accaduti”.

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