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Maceratese, Federico Giunti: “Questa è una vittoria che conta”

Maceratese, Federico Giunti: “Questa è una vittoria che conta”
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È giustamente raggiante Federico Giunti, al timone del vascello corsaro della Maceratese che ha espugnato Forlì dopo circa mezzo secolo di contese.

“Questa di Forlì è una vittoria che conta tanto al termine di una settimana densa di impegni, come del resto li hanno avuti i nostri avversari. Pensavo che avessimo accusato un po’ la stanchezza, invece siamo venuti fuori proprio nel secondo tempo”.

Soddisfatto anche del primo tempo, mister?

“La prima frazione l’abbiamo gestita male perché dopo esserci trovati in vantaggio non abbiamo avuto il coraggio di attaccare gli spazi come avremmo potuto, visto che il Forlì stava cercando il pareggio. Invece, poi è venuto il loro gol del pari”.

Cosa hai detto ai ragazzi nell’intervallo?

“Ci siamo rimessi le idee a posto e siamo tornati in campo con la volontà di spuntarla. L’episodio del secondo gol ancora su calcio di rigore ci ha favoriti, ma abbiamo ribadito la nostra volontà di vincere con la rete di Turchetta”.

Partita intensa?

“Molto. Quando uno come Quadri, che non ho mai sostituito, ti chiede il cambio e quando vedi che De Grazia termina sfinito capisci che il match è stato tirato. Ma abbiamo conseguito 3 punti importantissimi e ciò ci deve gratificare”.

Ora si può alzare l’asticella?

“In base a ciò che ci dirà la prossima partita potremo essere consci del nostro reale obiettivo. Potremmo guardare anche in alto…”.

Massimo Gadda
Massimo Gadda

Di tutt’altro umore il collega Massimo Gadda.

“È stata una partita condizionata dal secondo rigore. Peccato che una posta così alta come quella di oggi sia stata decisa da un penalty che non c’era. Tanti nostri sacrifici sono stati vanificati da una decisione arbitrale. Ma è andata così…”.

Come ha visto la Maceratese?      

“Ha confermato, il team di Giunti, di essere una buonissima squadra che sta ottenendo il massimo in condizioni non facili”.

Francesco Forte
Francesco Forte

Forte, possiamo etichettare quella del Morgagni come la vittoria del gruppo?

“Sì, una vittoria arrivata dopo una grossissima prestazione da parte di tutti. Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo e siamo stati premiati”.

Avete colpito con il cinismo di una grande squadra?

“Sì, sapevamo di trovare un ambiente difficile ma abbiamo stretto i denti e con un grande secondo tempo siamo arrivati al successo. Stiamo andando oltre tutto e tutti e portando a termine una stagione incredibile”.

Vittoria dedicata a chi?

“È la vittoria dei tifosi e di una città che ci segue con grande passione. I tre punti sono tutti per loro”.

Salvezza quasi matematica, concordi?

“Sì, cercheremo il conforto della matematica già da domenica prossima con il Sudtirol in trasferta, oppure festeggeremo tutti insieme all’Helvia Recina magari quella successiva. Di fronte al grande pubblico che mi aspetto. Rimane davvero poco. Non credevo in una stagione simile”.

Alberto Quadri
Alberto Quadri

Capitan Quadri, ormai i tuoi gol sono 10 e ti sei confermato l’uomo di ghiaccio, come fai?

“Sento la fiducia di tutti i miei compagni e questo mi porta sul dischetto sereno. In effetti – il capitano ride – sono arrivato a 10 gol. Una grande stagione. Ciò che mi rende più felice è fare gol per i ragazzi”.

Un aggettivo per questo gruppo?

“Straordinario. Con due punti in più potevamo avere un altro obiettivo. Purtroppo due punti ce li hanno tolti ed un’altra penalizzazione è in arrivo. Dobbiamo tenere la guardia alta. Ringrazio i ragazzi che ci hanno seguìto anche oggi. Loro e l’intera città non si meritano davvero una situazione societaria così”.

Partita difficile quella con il Forlì, come siete riusciti a venirne a capo?

“Ci giocavamo punti importanti contro una squadra che voleva vincere per avere una situazione di classifica più tranquilla. Abbiamo sistemato qualcosa nell’intervallo e nella ripresa abbiamo dimostrato di essere una squadra matura. Ciò mi riempie d’orgoglio”.

Cosa vi aspettate da questa settimana?

“Noi speriamo ancora che la situazione possa risolversi positivamente, ma siamo al lumicino delle speranze. Vorrei che chi ha avuto la “forza” di gestire in questo modo la situazione negli ultimi mesi avesse anche la capacità di fare un esame di coscienza”.

(Nella foto del titolo: Federico Giunti)

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