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Macerata, 25 aprile con iniziative senza pubblico e sui social

Macerata, 25 aprile con iniziative senza pubblico e sui social
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Per il 75° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che ricorre in piena emergenza Covid-19, a Macerata si svolgeranno iniziative senza pubblico che saranno diffuse attraverso i social e il sito del Comune sotto l’hashtag #iorestolibero, organizzate da Comune, Istituto storico dell’età contemporanea di Macerata (ISREC) e dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).

Sabato 25 aprile alle ore 11 la cerimonia di deposizione della corona al monumento alla Resistenza di via Cioci si terrà in assenza di pubblico, come stabilito dalle circolari governative, alla presenza del sindaco Romano Carancini, del presidente ANPI Lorenzo Marconi e della direttrice dell’ISRC Annalisa Cegna. La cittadinanza potrà seguirla attraverso la diretta facebook nella pagina social del Comune https://www.facebook.com/comunedimacerata

Alle ore 15, in tutta Italia ci sarà il flash mob lanciato da ANPI nazionale #bellaciaointuttelecase con l’invito agli italiani ad affacciarsi alle finestre cantando il canto partigiano. Scopo dell’iniziativa che sarà in streaming, è la raccolta di fondi per la Croce Rossa e per la Caritas Italiana.

Si potrà inoltre conoscere e ripercorrere la storia della Liberazione di Macerata attraverso un interessante video realizzato dall’ISREC e dal Centro Studi Balelli, disponibile sulle pagine social del Comune e dell’ANPI.

Partigiani si nasce e non si smette di esserlo. Prendo in prestito le parole del giornalista Carlo Verdelli – afferma il sindaco Romano Carancini – in questo drammatico momento storico per tutti noi, perché credo interpretino l’anima profonda anche della mia città, oltre che dell’Italia tutta. Partigiani della democrazia, partigiani della libertà, partigiani della memoria, partigiani della storia, partigiani della comunità, partigiani del rispetto umano, partigiani della dignità, partigiani della parità, partigiani della pace. Oggi e sempre non smettiamo di essere partigiani in onore di chi ha combattuto e di chi da dato la vita per noi. In onore anche dei tanti che abbiamo perso in questa guerra contro l’invisibile coronavirus, testimoni e protagonisti della liberazione dal nazifascismo”.

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