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Leguminaria, ancora un successo. Oltre i legumi l’arte della ceramica

Leguminaria, ancora un successo. Oltre i legumi l’arte della ceramica
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Bilancio molto positivo per Leguminaria 2016, che domenica 16 ottobre si conclusa ad Appignano in crescendo e superando le presenze dell’anno precedente.

Grande soddisfazione per la riuscita di questa edizione dell’evento ricca di novità, che si distingue per la qualità degli appuntamenti e delle proposte culturalgastronomiche legate ad alimenti sani come i legumi.

Il sindaco di Appignano Osvaldo Messi sottolinea in particolare la variegata offerta e l’ottimo livello dell’intrattenimento musicale: «Il mio ringraziamento va a tutte le associazioni che hanno reso possibile il successo di Leguminaria e a tutti i cittadini che hanno collaborato».

L’unione fa la forza a Leguminaria, a dimostrarlo i numeri della manifestazione: 250 volontari, 30 cuoche, 55 espositori di prodotti bio, oltre 30 ceramisti, più di 100 musicisti. A fornirli il giovane presidente della locale Pro Loco Luca Buldorini: «Sono estremamente felice per le migliaia di visitatori presenti e per la partecipazione degli appignanesi, che ci sono stati vicini non solo a livello logistico ma anche morale. Alla mia età avere avuto la possibilità di guidare una macchina organizzativa come questa è stata davvero una grande soddisfazione».

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Successo anche del programma dedicato all’arte della ceramica, che ha radici storiche ad Appignano.

 

Fiorenza Pancino di Faenza (RA), con l’opera Flash Back, è la vincitrice della seconda edizione del concorso nazionale CeramicAppignano sul tema I primari: rosso, giallo e blu nei ricordi, indetto dal Comune di Appignano in collaborazione con AppCreativa e realizzato col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata e della Regione Marche, con la seguente motivazione: “per coerenza al tema, originalità plastica e tensione espressiva”. Seconda classificata Elena Cotti di Milano, con l’opera Dove sono i miei uccellini…? per “coerenza con il tema, per l’equilibrio compositivo accompagnato da una buona tecnica e da una poetica personale”.

Il vincitore decretato dalla giuria popolare che ha visitato il Convivium d’arte ceramica è Domenico Salvatore Tripodi di Palmi (RC) con l’opera Mata e Grifone. “Quest’anno la partecipazione è stata meno numerosa del 2015 – ha dichiarato Silvia Imperiale, curatrice del concorso e della mostra –, i partecipanti sono diciannove, ma con pezzi molto interessanti, e scegliere i vincitori è stato faticoso e impegnativo.” La vincitrice si aggiudica un premio di 1.000 euro, la seconda classificata un premio di 500 euro, mentre il premio popolare consiste in un buono acquisto del valore di 250 euro.

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Si è svolto anche il convegno intitolato “Espressioni della ceramica contemporanea fra arte e artigianato”. A fare gli onori di casa c’erano il sindaco Osvaldo Messi e l’assessore alla cultura Vittoria Trotta. “Leguminaria – ha affermato Messi – è un grande contenitore di eccellenze del nostro territorio, e fra queste c’è la ceramica. Ci sono stati momenti di difficoltà e questa attività ha rischiato l’estinzione, ma vogliamo che questa antica tradizione rimanga, e ci vuole l’impegno di tutti.” A conferma di ciò, ha annunciato il progetto per la realizzazione di un Museo della Ceramica in concorso con la Regione Marche. Ha parlato di impegno per il futuro anche Fabio Tavoloni, presidente di AppCreativa, associazione culturale nata con lo scopo di promuovere la conoscenza della ceramica di Appignano in Italia.

Relatore d’eccezione il professor Emanuele Gaudenzi, presidente della giuria ed esperto di ceramica moderna: “il Novecento – ha rivelato – è stato il secolo d’oro per la ceramica italiana sia artistica che manifatturiera, ovvero la maiolica. Una stagione che si chiude alla fine degli anni Settanta con la chiusura delle grandi fabbriche. Negli ultimi trent’anni è mancato un punto di riferimento, un orizzonte espressivo condiviso, c’è un forzato individualismo, ogni artista è un universo a sé e quindi oggi sono presenti tutti gli stili e i materiali, con contaminazioni e sovrapposizioni. La conoscenza tecnica, la poesia e la creatività però sono rimaste e chi ha creato un suo linguaggio si è distinto. Oggi la regola nella ceramica è che non ci sono più regole.”

La milanese Gabriella Sacchi, altra esperta di prestigio e membro della giuria tecnica, ha voluto sottolineare l’importanza dei concorsi perché permettono a tutti di capire come si evolve il mondo della ceramica. “Anche nel concorso di Appignano sono presenti tutti i canali evolutivi della ceramica odierna: gli oggetti d’uso, gli oggetti d’uso che tendono a diventare oggetti estetici e le opere che si rifanno alla scultura e all’installazione.” La conclusione è ottimista: la ceramica è un’arte e non scomparirà. Il convegno è terminato con l’intervento di Roberto Bronzi, altro membro della giuria, che ha ripercorso la storia della più antica famiglia di ceramisti di Appignano, la famiglia Fermani.

Infine, l’evento più emozionante di Borgoceramica: la mostra Il popolo di Leguminaria, con gli autoritratti dipinti sui piatti di terracotta dai bimbi delle scuole primarie appesi lungo le mura del paese.app2

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