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Guardia di Finanza, individuati abusivi del CAS e delle SAE

Guardia di Finanza, individuati abusivi del CAS e delle SAE
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La Guardia di Finanza ha condotto controlli sui contributi percepiti e sull’utilizzo delle SAE (Soluzioni Abitative in Emergenza), a seguito degli eventi sismici del 2016. Attraverso due operazioni parallele, denominate “Anubi II” e “Domus vacue”, la Tenenza di Camerino ha svolto le indagini su tutto il territorio provinciale, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata Giovanni Giorgio.

Sulla scia della prima operazione “Anubi”, che ha portato due anni fa alla denuncia di 120 soggetti e alla contestazione di indebite percezioni per oltre 500mila euro, sono pertanto proseguiti gli accertamenti sul percepimento del CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione) destinato alla popolazione colpita dal terremoto per fronteggiare l’emergenza abitativa.

Inoltre sono stati individuati ulteriori soggetti che, seppur formalmente residenti nei comuni del cratere sismico, in realtà vivevano stabilmente altrove, non rispettando quindi il requisito della dimora principale, abituale e continuativa in uno dei comuni interessati.

Gli approfondimenti hanno riscontrato consumi delle utenze domestiche, assunzione di informazioni da vicini di casa, datori di lavoro e portalettere, nonché verifiche della scelta del medico curante, dell’ubicazione della filiale bancaria di riferimento del richiedente e dell’eventuale attivazione del servizio “seguimi” di Poste Italiane, al fine di ricevere la corrispondenza a un indirizzo diverso rispetto alla formale residenza.

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In definitiva, nel corso dell’operazione “Anubi II” sono state finora deferite alla competente Autorità Giudiziaria altri 89 soggetti e segnalate indebite percezioni per un totale di circa 670mila euro, di cui circa 310mila euro già preventivamente sequestrati.

Contemporaneamente è in corso di esecuzione, con le medesime modalità d’intervento, l’operazione “Domus Vacue” orientata a contrastare condotte lesive degli interessi pubblici e relativa ad abusi o irregolarità nell’utilizzo delle SAE, che hanno lo scopo di evitare lo spopolamento dei Comuni nel cratere.

Gli accertamenti sin qui svolti hanno consentito di deferire 42 soggetti alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti nonché di segnalarli alle competenti Autorità Locali e Regionale, per un totale di indebite percezioni e danno erariale di circa 2milioni di euro.

Le indagini della Guardia di Finanza camerte, tuttora in corso ed esperite anche con la collaborazione dei Comuni interessati nonché attraverso riscontri diretti, riguardano sia le indebite assegnazioni delle SAE a soggetti carenti dei requisiti previsti, sia i casi di irregolare o mancato utilizzo dei moduli abitativi.

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