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Dante Ferretti lancia Macerata a Capitale italiana della Cultura 2020

Dante Ferretti lancia Macerata a Capitale italiana della Cultura 2020
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Macerata ha presentato al Teatro Lauro Rossi il dossier consegnato al Mibact con cui la città si è candidata a Capitale italiana della Cultura 2020.

A sostenere la suggestiva aspirazione anche lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, accanto e esponenti importanti delle istituzioni, dell’economia e della cultura del territorio e della regione, compatti e convinti nella validità del progetto e delle possibilità di arrivare in fondo alla selezione.

”Sono orgoglioso – ha detto Ferretti – perché quando vengo qui mi ricordo tutto di Macerata, cammino di notte da solo, mi ricorda la gioventù. Mi piacerebbe che Macerata fosse eletta città della Cultura, non solo dell’agricoltura, come ho scherzato nei giorni scorsi”.

In video sono arrivati gli auguri della vicepresidente dell’Argentina Marta Gabriela Michetti, i cui nonni erano emigrati marchigiani, dell’attore John Savage, della cantante Ami Stewart, del direttore artistico di Macerata Opera Francesco Micheli. Immagini anche per ricordare Jimmy Fontana.

L’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni ha colto l’occasione per annunciare una grande mostra a Macerata su Lorenzo Lotto nel 2018.

Investimento, carattere, micropolitana, sono le tre chiavi che hanno ispirato il dossier della candidatura di Macerata a Capitale italiana della Cultura 2020, intorno al quale tutti gli attori, istituzionali e non, che hanno contribuito alla sua stesura si sono stretti condividendone obiettivi e strategie per arrivare all’obiettivo finale.

Il sindaco Romano Carancini ha aperto la presentazione del documento spiegando il significato politico dei tre termini.

Investimento perché candidare Macerata a Capitale italiana della Cultura 2020 – ha detto il sindaco – diventa immediatamente palpabile per gli investimenti, per il turismo, per la capacità di avere infrastrutture e portare benefici alla città”.

Per quanto riguarda il carattere “abbiamo immaginato che questa città, fedele alla propria identità modesta, scettica, non avesse mai potuto valorizzare se stessa e raccontarsi. Avere la possibilità di proporsi senza presunzione, ma con la consapevolezza che può restituire moltissimo mettendosi a disposizione non solo della città, ma anche del territorio e dell’Italia”.

Per ciò che concerne micropolitana “non vuol dire supremazia sugli altri – ha affermato Carancini – ma la volontà di difendere un luogo baricentrico che lavora con l’intero territorio in un fase fragile della propria vita e la capacità di elaborare e individuare un luogo inedito per farlo rinascere”.

Ancora chiavi, ma sono quelle del nome del progetto: MACERATA ESTRO.VERSA2020. “Capacità di coltivare il proprio estro – ha spiegato il sindaco –.  Da centro baricentrico dedito ai servizi per sconfinare nella volontà di entrare nell’obiettivo di città fabbrica della cultura e non ripiegarsi su se stessa. Si passa da una Macerata introversa a una Macerata estroversa che non si accontenta e l’estro si concretizza attraverso la produzione culturale diffusa in cui tutti sono protagonisti. Est dove Padre Matteo Ricci e Giuseppe Tucci rappresentano la traiettoria internazionale del nostro progetto attraverso valori globali quali accoglienza e amicizia. E infine Roversa, arcaico di riverso, capovolta, termine che non può che essere riferito agli eventi che sono accaduti, il terremoto. Un termine che è una sfida del territorio verso la ricostruzione. La candidatura di Macerata è un’opportunità che fa immaginare la creazione di un patrimonio e per arrivare è necessario fare squadra e remare tutti dalla stessa parte”.

Il sindaco Romano Carancini e il premio Oscar Dante Ferretti

A illustrare il progetto sono stati Massimiliano Colombi e Marco Marcatili di Nomisma. Progetto che vale 6 milioni di euro con tanti fattori di valutazione. Macerata attualmente conta 40 mila turisti stranieri, 200 mila italiani e 100 milioni di effetto economico incrementale e la previsione, in caso Macerata diventi capitale italiana della cultura, parla di un incremento del 33% per gli stranieri, 27% italiani e 28 milioni di euro in più frutto delle attività culturali.

Il nocciolo del progetto culturale è stato illustrato dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde. Lo strumento scelto è stato quello delle mappe, in totale 4, con 100 progetti, 180 operatori culturali e 60 città coinvolte, per costruire un nuovo mappamondo 2020.

Ecco allora la mappa dei Viaggi che porta alla scoperta di musiche, arti, pensieri, storie e culture diverse, quella degli Incontri con le relazioni, i luoghi, le situazioni in cui le persone si mettono insieme per nuove imprese creative e per i giovani all’insegna dell’inclusione, la mappa dei Paesaggi che parla di rigenerazione dei territori con una attenzione speciale allo sviluppo della smart land e della microsensible city per la ricostruzione dell’equilibrio armonico tra spazi urbani, paesaggi naturali e comunità e infine la mappa dell’Ospitalità con al centro l’idea di Macerata città accogliente e solidale.

Un progetto, come ha detto l’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni con cui “ancora una volta Macerata ha dimostrato grande solidità culturale. Vogliano essere le Marche tutte al fianco di Macerata a dimostrazione che una regione anche in questo momento deve essere unita. E per dimostrarlo stiamo predisponendo proprio in questa città una mostra con risonanza nazionale legata a Lotto”.

“Un progetto interessante” lo ha definito anche lo scenografo maceratese più volte premio Oscar Dante Ferretti: “Mi piacerebbe far parte del gruppo di lavoro – ha detto – affinché Macerata sia eletta Capitale italiana della Cultura 2020” e nel dossier uno spazio per il celebre concittadino c’è, come ha riferito il sindaco Carancini onorato della presenza del maestro in sala, e si tratta del Dante Ferretti Space che verrà realizzato indipendentemente dalla candidatura.

In chiusura gli interventi dei Rettori delle Università di Macerata e Camerino Francesco Adornato e Flavio Corradini,  del presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi, il vice presidente di Musicultura Ezio Nannipieri , Mauro Evangelista direttore Ars in Fabula, Paola Taddei direttrice dell’Accademia delle belle Arti, del sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci, del sindaco di Treia Franco Capponi,  di Silvano Gattari consigliere della Camera di commercio, di Gianni Niccolò direttore di Confindustria e di Rosaria Del Balzo Ruiti presidente della Fondazione Carima. Un coro unanime di apprezzamento, sostegno e condivisione.

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