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Dante Cecchi ricordato con una rassegna teatrale e un libro

Dante Cecchi ricordato con una rassegna teatrale e un libro
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A un anno e mezzo dalla sua morte Macerata torna a ricordare Dante Cecchi, il professore del sorriso, ma questa volta nella veste di autore teatrale. Sarà la rassegna Il Teatro di Cecchi, infatti, con la rappresentazione delle sue sei commedie dialettali che verranno messe in scena da altrettante compagnie amatoriali del territorio – in programma al Teatro Don Bosco di Macerata dal 29 gennaio al 19 marzo – a celebrare la figura di uomo di teatro dello studioso maceratese. L’iniziativa, che vede la paternità della compagnia Fabiano Valenti di Treia, è stata condivisa dal Comune di Macerata che l’ha patrocinata e presentata nel corso di una conferenza stampa.

Oltre al Comune la manifestazione è patrocinata dal Consiglio Regionale delle Marche e dalla Unione Italiana Libero Teatro delle Marche (Uilt).

Il programma della rassegna Il Teatro di Cecchi verrà inaugurato domenica 29 gennaio con la rappresentazione della commedia La pinzió messa in scena dalla compagnia teatrale Giovanni Lucaroni di Mogliano, il 12 febbraio sarà la volta della compagnia Don Valerio Fermanelli di Camporota di Treia con Comme lu sòle (ore 18), il 19 febbraio la compagnia teatrale In…Stabile di Civitanova Marche presenterà Lu postaréllu su la Cumune, il 5 marzo sarà il turno del gruppo Fabiano Valenti di Treia con Le votazió, il 12 marzo la compagnia Giovanni Ginobili di Petriolo si esibirà in Le pasció d’un curatu de cambagna, infine il 19 marzo toccherà alla compagnia Alternativa di San Severino Marche a concludere con Lo petrójo.

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“Così come già accaduto con la giornata di studi e la presentazione del libro del Centro Studi Maceratesi – ha affermato l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde – anche questa iniziativa, rispettando l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Macerata, è stata organizzata per ricordare il professor Dante Cecchi, riflettere su una figura rilevante del nostro comune passato e per preservarne la memoria”.

“Il mondo raccontato nelle commedie di Dante Cecchi – ha detto Fabio Macedoni, presidente della compagnia Valenti – è uno specchio interessante e variegato delle condizioni socio-economiche della nostra provincia dall’immediato dopoguerra fino a quasi la fine degli anni ‘80. Un mondo che aveva un suo colorito linguaggio: la lingua dialettale, che eccelleva per chiarezza e per lessico. Non c’è dubbio che i giovani di oggi, la cosiddetta generazione Z, potranno accostarsi a queste storie senza paura e senza avvertenze per l’uso; sarebbe una buona lettura di storia, la storia popolare che non si troverà mai nei libri, condita da quel buonumore necessario e da quell’ironia indispensabile per vivere la vita o per sognare un sogno”.

Nell’ambito della rassegna, la parte glottologico-linguistica delle commedie di Cecchi verrà presa in esame in alcune conferenze tenute da studiosi dell’Università di Macerata, coordinati dal professor Diego Poli.

Nel progetto dedicato a Cecchi rientra anche il volume in uscita della Fondazione Carima intitolato Teatro, nel quale viene pubblicata in raccolta la sua intera produzione teatrale, che comprende le già citate commedie dialettali e il testo Sacra rappresentazione della Natività e Passione di Nostro Signore su testi della Marca dal secolo XIII al secolo XIX.

Il libro è curato da Pierfrancesco Giannangeli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna e critico teatrale, che è anche l’autore dei saggi insieme allo stesso Fabio Macedoni, ed è corredato da un intervento di Giovanni Cecchi, figlio di Dante.

“La Fondazione Carima ha ritenuto doveroso rendere omaggio a questo illustre cittadino maceratese – ha spiegato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – che nel corso della sua lunga e intensa carriera ha ricoperto anche il ruolo di Presidente della Cassa di risparmio della provincia di Macerata. La pubblicazione intende mettere in risalto il grande contributo che egli ha dato alla valorizzazione del dialetto maceratese, inteso come elemento costitutivo della nostra identità culturale e fondamentale patrimonio da preservare”.

Il volume verrà presentato il 12 febbraio, alle ore 17, al Teatro Don Bosco, prima della rappresentazione di Comme lu sòle, in scena alle ore 18. Seguiranno altri incontri in diversi centri della provincia.

Biglietto 10 euro, ridotto 7 euro (under 25, over 65, diversamente abili e associazioni convenzionate), abbonamento 45 euro prenotabile fino al 28 gennaio al botteghino del Teatro Don Bosco (h 17 – 19).

Info e prenotazioni: info@compagniateatralevalenti.it; fb Compagnia Teatrale Valenti;

Tel. 335.7681738 (Fabio Macedoni), 320.4919737 (Marco Giachini), 348.0741032 (Quinto Romagnoli) h 15 – 19.

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