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Carancini polemizza con la Regione per i Fondi ITI

Carancini polemizza con la Regione per i Fondi ITI
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“Le partite si giocano per 90 minuti, fin qui è stato solo il primo tempo”. Usa una metafora sportiva il sindaco di Macerata Romano Carancini per riflettere “con la massima lucidità” sull’esito negativo del bando per l’assegnazione dei Fondi europei ITI.

Il progetto In–Nova Macerata, dal titolo Macerata che sarà, presentato dall’Amministrazione comunale alla Regione Marche, non è stato ammesso al finanziamento  nonostante un lungo e accurato lavoro portato a termine dopo un mese di ascolto della città e delle sue varie componenti per raccogliere le “visioni” della Macerata del futuro. Un percorso di 7 incontri, 407 soggetti  partecipanti, 50 schede con proposte di lavoro, 30 video interviste in 21 ore di ascolto, il tutto organizzato per l’individuazione della sostenibilità e della efficacia delle azioni proposte nel progetto realizzato dalla ditta Innothink  insieme all’Ufficio Europa del Comune.

“Per noi non è una sconfitta – ha detto il sindaco nella conferenza stampa di questa mattina, presente anche la Giunta – Macerata che sarà è un progetto che dialoga con il futuro, che resta totalmente integrato in quello amministrativo e che continueremo a portare avanti”.

Il Comune di Macerata, comunque, ha richiesto l’accesso agli atti, ha spiegato Carancini “perché vogliamo capire cosa è successo, quali sono i punti deboli del progetto su cui abbiamo lavorato con scrupolo”.

“Può un bando di 20 milioni di euro essere lasciato alla decisione di una commissione interna? La Regione è soggetto terzo o di parte?”. Le domande poste derivano, ha affermato Carancini “da alcuni fatti che lasciano sconcertati” e si riferisce alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore regionale alle Politiche comunitarie, Manuela Bora, in merito al fatto che Macerata, nel presentare il progetto, non si è unita con altre realtà. “Alla Bora – ha proseguito il sindaco – va detto che Macerata e Fermo non potevano stare insieme per motivi di ordine tecnico, dettati per altro dal bando”.

Sotto la lente del sindaco anche il contenuto di un post pubblicato dalla vice presidente della Regione Marche, l’ascolana Anna Casini, sul proprio profilo Facebook dove si legge, dopo l’annuncio dell’arrivo di 6,7 milioni di euro di fondi ITI per Ascoli Piceno, nella giorno della festa di Sant’Emidio: “Come ascolani abbiamo un motivo in più per festeggiare. La giunta regionale ancora una volta ha lavorato in sinergia per velocizzare i tempi dell’istruttoria e semplificare le procedure al fine di arrivare al risultato…”.

“Le sue parole hanno un significato. Cosa vuol dire velocizzare l’istruttoria? Avrebbe potuto avere tempi diversi? La Casini deve dare una spiegazione rispetto ai territori e alla convinzione che tutti abbiamo partecipato alla pari”.

Le considerazioni finali riguardano il tema delle risorse riferite a diversi ambiti, dalla sanità alle aree di crisi e ancora ai fondi ITI, infrastrutture, Provincia, per concludere con le Camere di commercio: “Qualche anomalia esiste. E’ come se ci fosse un pulmino turistico che non effettua tutte le tappe e lascia indietro qualcuno. La politica delle ripartizioni deve essere uguale per tutti. Chi governa non può lasciare spazi vuoti. E il rischio che il territorio che io chiamo Marca Macerata venga spogliato c’è ed è forte”.

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