Home Spettacolo Al Lauro Rossi “Lost”. Sul palco di Appassionata la meraviglia di Graham Fitkin

Al Lauro Rossi “Lost”. Sul palco di Appassionata la meraviglia di Graham Fitkin

Al Lauro Rossi “Lost”. Sul palco di Appassionata la meraviglia di Graham Fitkin
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Chi prova un senso di dubbio e di meraviglia, sosteneva Aristotele, riconosce di non sapere e questo gli permette di agire per conoscere e scoprire. Se il concetto di “maraviglia” sta alla base della ricerca filosofica, il concerto di mercoledì scorso presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata per il sesto appuntamento della stagione 2015-2016 di Appassionata, dimostra come in musica sia esattamente la stessa cosa.

Graham Fitkin, uno dei più interessanti ed eclettici compositori contemporanei, mercoledì scorso ha calcato il palco maceratese con il progetto che da un anno a questa parte lo porta in giro nei teatri di tutta Europa.

app4“Fitkin Wall – Lost” è meraviglia nei confronti della melodia che si perde per poi ritrovarsi, è stupore nel constatare che uno strumento come l’arpa, sia essa classica o celtica, possa contenere in sé così tante incredibili sfumature, è sbigottimento nell’abbandono all’elettronica in dialogo con la classica.

Accanto al compositore inglese alle prese con tastiere moog, sintetizzatori, elettronica e un’arpa da tavolo, l’arpista Ruth Wall. Il concerto procede in due tempi. Un primo dove da John Cage a Howard Skempton passando Steve Reich e per lo stesso Fitkin con una versione particolarissima di “Silent Night” in omaggio al Natale alle porte, si attraversa un’intera gamma di possibilità tutte legate all’arpa nel doppio suono di classica e celtica. Molti applausi li raccoglie il pezzo di Steve Reich, Harp Phase, un crescendo di velocità e intensità d’esecuzione, che, dall’unisono iniziale, evolve in un inseguimento tra le due arpe, sino al ricongiungimento finale. Il pezzo non mette in mostra solo le incredibili qualità virtuosistiche di Ruth Wall ma anche la grandezza dell’opera composta da Steve Reich nella quale il graduale sfasamento ritmico delle due linee musicali diviene quasi ipnotico e conduce ad altri piani poetici oltre che irrimediabilmente meccanici.

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La seconda parte del concerto è tutta dedicata all’opera di Graham Fitkin, “Lost”. Il concetto di perdita viene smembrato ed analizzato al dettaglio. Otto movimenti che si fanno percorso all’interno di una sensazione di smarrimento individuale, esistenziale, cosmico. “Questo mondo a volte mi sembra un po’ pazzo, e io mi sento perduto”, sottolinea il compositore sfoggiando un buon italiano.

Arpa ed elettronica si sposano e la sensazione è quella di abbandono al viaggio nelle emozioni: la paura, la confusione, la tristezza, la rabbia, la malinconia, la dolcezza, il possibilismo, la luce, il buio. A far da eco alle emozioni le proiezioni video di Ryan Sharpe che costruiscono lo spazio scenico, esplicano, evidenziano ciò che già in musica viene esplorato.

Alla fine del viaggio, il mondo reale si riaffaccia nel quotidiano. La musica si interrompe, gli applausi seguono all’istante di silenzio e di quella “perdita” rimane un incredibile senso di poetico stupore.

Prossimo appuntamento sempre al Lauro Rossi martedì 15 dicembre alle 21 con Zukerman Trio, concerto per violino, violoncello e pianoforte.

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