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Silvio Zavatti uomo di cultura e ricercatore. Civitanova lo ricorda con una mostra

Silvio Zavatti uomo di cultura e ricercatore. Civitanova lo ricorda con una mostra
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“La figura di Silvio Zavatti va riletta oltre le sue imprese. Egli, con la sua tenacia e il suo carattere è da considerarsi senz’altro uno dei fautori della crescita culturale di Civitanova non solo per aver fondato la Biblioteca, ma perché ha avviato un recupero della memoria e la riscoperta dei personaggi illustri della nostra città”. Con queste parole il presidente della Biblioteca comunale Marco Pipponzi ha aperto sabato pomeriggio la mostra “Al soffio gelido del vento. Le spedizioni artiche di Silvio Zavatti 1961-1969”, che si tiene in occasione dei trent’anni dalla morte.

Vi hanno preso parte l’assessore alla Cultura Giulio Silenzi, il figlio Renato Zavatti, Luigi Martellini docente dell’Università della Tuscia di Viterbo (curatore del libro “Terre lontane. I diari inediti di Silvio Zavatti”) e Maria Pia Casarini direttrice dell’Istituto Geografico Polare “S. Zavatti”.

L’esposizione è organizzata dal Comune di Civitanova Marche, dalla Biblioteca Comunale “Zavatti” con il Patrocinio del Comune di Fermo e in collaborazione con l’Istituto Geografico Polare “Zavatti” di Fermo e l’Associazione “Amici del Museo Polare” di Fermo.

zavatti-fotoSilvio Zavatti (1917-1985) è una figura unica nel panorama italiano. Fu viaggiatore, insigne studioso ed esploratore delle zone artiche, nonché fondatore della Biblioteca Comunale di Civitanova Marche e del Museo Polare, ora Istituto Geografico Polare di Fermo. Affascinato dalle regioni polari fin da giovane (come Ufficiale aveva trascorso due anni su navi britanniche, che lo avevano portato verso le acque gelide dell’Antartide), nel 1944 aveva fondato l’Istituto Geografico Polare a Forlì, sua città natale.

Gli eventi del primo dopoguerra lo portarono a ritornare a Porto Potenza Picena, dove aveva svolto importanti incarichi durante la guerra. Nel 1945 iniziò la pubblicazione della rivista polare “Il Polo”, ancora adesso, dopo 68 anni, l’unica rivista polare in Italia. Stabilitosi a Civitanova Marche, promosse la fondazione della Biblioteca Comunale (che tuttora porta il suo nome), e ne divenne il direttore; qui, nel 1969, allestì il suo Museo Polare, ancora adesso unico in Italia.

Nella mostra sono illustrate le cinque spedizioni artiche effettuate da Zavatti nel 1961 a Rankin Inlet nel Canada Artico, nel 1962 in Lapponia, nel 1963 a Angmagssalik nella Groenlandia Orientale, nel 1967 di nuovo a Rankin Inlet e nel 1969 a Repulse Bay nel Canada Artico.

Una selezione fotografica racconta per immagini la figura del grande esploratore e dello studioso eclettico ed infaticabile quale era il professor Zavatti. Da tali testimonianze, infatti, traspare l’interesse profondo verso ambienti così diversi da quelli che conosciamo e la vicinanza a popolazioni che si trovavano, già cinquant’anni fa, a confrontarsi con una economia in rapido mutamento che giungeva a stravolgere gli equilibri di quei luoghi.

Un ritrovato connubio, questo tra la Biblioteca e il Museo polare, sottolineato con soddisfazione da Giulio Silenzi. “Oggi due enti ricordano il suo fondatore – ha detto Silenzi – una mente brillante a cui si deve certamente la Civitanova di oggi, diventata città effervescente da un punto di vista culturale. Sono lieto di poter riconsegnare alla nostra città la preziosa memoria di un uomo e uno studioso capace, nella sua perseveranza, di aver creato la Biblioteca Comunale, che è doverosamente a lui dedicata”.

In occasione del trentennale il figlio Renato Zavatti ha donato un libro del 1932 sul metodo Cecchetti, un manuale prezioso sul metodo, con testo originare in inglese.

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