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Notte di piccole scosse, problemi di viabilità e rischio valanghe

Notte di piccole scosse, problemi di viabilità e rischio valanghe
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Decine di scosse nella notte scorsa, anche se più leggere di quelle di ieri. Solo due questa mattina alle 11.25 e alle 11.46 hanno superato magnitudo 3. Continuano anche i disagi per la neve nelle Marche.

Molte persone, soprattutto nei Comuni del cratere sismico, hanno preferito dormire nel strutture di ricovero riaperte. Il problema maggiore è che sono ancora tante le frazioni isolate dalla neve, nonostante il grande impiego di mezzi spartineve e di soccorso, che hanno lavorato in diversi casi tutta la notte.

La viabilità nelle aree interne, per la neve e il ghiaccio, è ancora difficoltosa. La Superstrada Salaria è ancora chiusa al traffico fra Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, come il tratto della SS 77 Val di Chienti tra Muccia e Foligno.

Chiuso al transito per i mezzi pesanti anche il vecchio tracciato della Val di Chienti. Le auto possono invece transitare solo con catene montate. In azione ininterrottamente i mezzi spazzaneve e spargisale dell’Anas.

Le abbondanti nevicate e il vento forte stanno provocando in tutte le aree montane dell’Appennino centrale (Marche, Abruzzo, Lazio e Molise), un aumento del pericolo valanghe. Le scosse di terremoto determinano una ulteriore instabilità e possibile distacco di valanghe.

Precipitazioni nevose stanno interessando in particolare la zona del valico di Colfiorito, dove continua la tormenta con gelo e vento.

Tre frazioni e una parte del paese di Caldarola, uno dei comuni terremotati del maceratesi, sono senza corrente elettrica dal 17 gennaio. Con un metro e mezzo di neve le frazioni sono state comunque raggiunte e tolte dall’isolamento, ma continua il black out sul quale neanche la buona volontà dell’amministrazione comunale può rimediare.

A Visso rimaste isolate le frazioni Cupi e Macereto, difficoltà nel portare cibo agli animali nelle stalle, dove manca anche l’acqua. Una colonna mobile della Lombardia è stata inviata in soccorso del comune montano dalla Protezione civile nazionale. Chiesta dal sindaco una turbina, poiché nelle frazioni la neve raggiunge i tre-quattro metri. Visso è raggiungibile solo attraverso la SP 209, dove si circola con estrema difficoltà a causa della neve e del ghiaccio. Il maltempo e le scosse di ieri hanno rappresentato un’ulteriore battuta d’arresto per le aziende e alle attività commerciali che stavano faticosamente tentando di ripartire.

Il Comune di San Severino Marche ha comunicato che resterà aperto anche la prossima notte il Centro di accoglienza allestito nella vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” per ospitare la popolazione dopo il susseguirsi delle nuove scosse di terremoto. La struttura sarà aperta alle 20,30. Al suo interno Protezione Civile e Croce Rossa Italiana hanno già allestito brandine con lenzuola e coperte. I volontari garantiranno anche la necessaria assistenza alla popolazione.

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