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MOF, l’ultimo Otello e il bilancio di Francesco Micheli

MOF, l’ultimo Otello e il bilancio di Francesco Micheli
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Sabato 13 agosto l’incontro con il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli chiude la serie di conferenze degli Aperitivi Culturali, in occasione dello spettacolo finale di Otello per la regia di Paco Azorín, che ha aperto la 52° stagione operistica maceratese. L’ultimo weekend del Festival prosegue con gli appuntamenti finali dell’OFF.

Alle ore 12, nei locali degli Antichi Forni, si inizia con l’intervento “Mare Nostrum” del direttore artistico, che tira le somme dell’edizione 2016 e presenta le prospettive del Macerata Opera Festival per i prossimi anni. In occasione dell’ultima recita del Festival con Otello, per concludere il ciclo di indagine degli Aperitivi Culturali, il direttore artistico traccia un primo bilancio di questa 52ª edizione, dedicata al Mediterraneo, che ha voluto far riflettere il pubblico sui temi della migrazione, dell’emarginazione, delle differenze culturali e dell’accoglienza. Francesco Micheli conclude il suo intervento lanciando alcune idee e proponendo progetti per il futuro del Festival, che viene sempre più apprezzato per la sua qualità artistica e le attività del Festival OFF a livello internazionale e nazionale.

A seguito dell’incontro con Francesco Micheli, i Fiori musicali riempiono la calma atmosfera del parco di Villa Cozza con le musiche più celebri del belcanto a partire dalle 17. Il concerto, curato dalla pianista Cesarina Compagnoni in collaborazione con il conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo, si prefigge di tracciare un percorso che guidi il pubblico all’Arena per lo spettacolo in serata.

In serata, Otello chiude la serie di recite del Festival dopo i successi delle repliche precedenti. L’allestimento, realizzato in collaborazione con il Festival Castell di Peralada, a Girona in Spagna, è stato apprezzato per le scelte registiche, la scenografia, la musica e il cast di voci, dove troviamo il tenore americano verdiano Stuart Neill, tornato sulla scena operistica dopo due anni con il debutto nei panni del generale Moro, e il soprano Jessica Nuccio, che per la prima volta ha interpretato il ruolo di Desdemona dopo essere stata applaudita in Rigoletto e ne La Traviata nelle due scorse edizioni del Festival. Ad interpretare Jago, vero protagonista nello spettacolo di Azorín, c’è il baritono Roberto Frontali, mentre nel ruolo di Cassio abbiamo il giovane tenore marchigiano Davide Giusti. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal Maestro Riccardo Frizza; completano il cast il Coro Lirico Vincenzo Bellini, il complesso di palcoscenico Banda Salvadei e i Pueri Cantores.

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