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Macerata, Paolo Berizzi presenta “E’ gradita la camicia nera”

Macerata, Paolo Berizzi presenta “E’ gradita la camicia nera”
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Domenica 10 aprile, ore 18 al MATT Innovation Playground (area ex Mattatoio) in via Panfilo a Macerata, sarà presentato il libro “E’ gradita la camicia nera” del giornalista sotto scorta Paolo Berizzi. Con l’autore ne discuterà il collega Raffaele Vitali.

L’incontro è organizzato dal Circolo Aldo Moro e potrà essere seguito anche in diretta streaming sulla pagina FB Partito Democratico Macerata.

Paolo Berizzi è giornalista, scrittore e inviato speciale del quotidiano La Repubblica, da due anni vive sotto scorta per le minacce e gli atti intimidatori a seguito della sua attività di inchiesta sul neofascismo.

Il libro “E’ gradita la camicia nera” (Rizzoli, 2021) parte da Verona, nel cuore del ricco nordest, città che è il laboratorio italiano dell’estrema destra di potere.

Qui si trovano ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano “una squadra a forma di svastica”, tradizionalisti cattolici nemici giurati dell’illuminismo, dello Stato unitario e del “dilagante progressismo ecclesiale”, avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui “è gradita la camicia nera” entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell’Istituto per la storia della Resistenza.

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Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della Repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il “fascio terzogenito”, nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano.

Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l’eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla “feccia morale e sociale”, sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi.

Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie.

Verona è oggi l’immagine di un possibile futuro per l’Italia e per l’Europa, e questo libro è un invito a non distogliere lo sguardo.

Per gli organizzatori dell’incontro al MATT di Macerata, questa è la prima tappa di una serie di iniziative volte a cogliere le incrostazioni lasciate dalla Marcia su Roma 100 anni dopo.

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