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Il presidente Parcaroli e i sette anni dal primo sisma

Il presidente Parcaroli e i sette anni dal primo sisma
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La notte del 24 agosto 2016, sette anni fa, iniziò la sequenza sismica che precipitò le Marche e parte del Centro Italia nell’incubo del terremoto.

Purtroppo, le ferite provocate sono evidenti ancora oggi in molte zone, anche nel territorio maceratese.

“Oltre al doveroso e commosso ricordo delle tante persone che hanno perso la vita – dichiara il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli –, le istituzioni hanno il dovere di portare a termine il grande lavoro di ricostruzione che ancora è rimasto da fare”.

macerata provincia
Sandro Parcaroli

“Dopo anni percorsi a rilento – sottolinea Parcaroli –, si sta assistendo a un’accelerazione che ci infonde nuova speranza. Prima con il commissario Giovanni Legnini e oggi con il suo successore, il senatore Guido Castelli che ringrazio per la grande spinta che ha voluto dare all’approvazione delle pratiche, stiamo vedendo un avanzamento decisivo anche nella ricostruzione privata”.

Il mese scorso, ad esempio, la Cabina di coordinamento ha approvato due ordinanze molto importanti: la prima riguarda Camerino con il programma delle cantierizzazioni del centro storico, l’interramento dell’elettrodotto nel quartiere Vallicelle e la demolizione, con indagini archeologiche, dell’Albergo Roma; la seconda interessa il Comune di Macerata, con la demolizione e ricostruzione degli otto edifici inagibili che sia trovano in via Maffeo Pantaleoni che, una volta recuperati, permetteranno a 150 famiglie di tornare a casa.

Le demolizioni sono partite anche a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.

“Il nostro territorio – sostiene il presidente della Provincia – deve diventare un modello di ricostruzione, ispirato ai principi della sicurezza e della sostenibilità. Molto si sta facendo, tra tante difficoltà, perché non possiamo dimenticare che siamo ancora nel pieno della guerra in Ucraina e l’aumento del costo dei materiali edili sembra non volersi fermare”.

“Il ritorno alla normalità deve rimanere una priorità – afferma il presidente Parcaroli –, i nostri cittadini non devono sentirsi abbandonati, i nostri borghi, ancora transennati, devono poter tornare a rivivere appieno perché rappresentano la forza e la bellezza del nostro territorio. Alla ricostruzione fisica degli edifici e delle infrastrutture, si devono affiancare misure di sviluppo che vadano a sostenere le prospettive di vita e di lavoro dei giovani e delle famiglie, affinché anche chi in questi anni se n’è andato possa essere stimolato a tornare, mentre chi ha deciso di restare non veda vanificare il proprio impegno”.

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