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Guardia di Finanza sequestra cosmetici con sostanza vietata

Guardia di Finanza sequestra cosmetici con sostanza vietata
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La Guardia di Finanza di Macerata ha sequestrato circa 200 confezioni di cosmetici, contenenti una sostanza vietato nota con il nome Liliale oltre 250 articoli per la cura della persona, privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”.

I militari del gruppo di Macerata hanno dato esecuzione a una serie di controlli presso gli esercizi commerciali del territorio.

Le attività di polizia economico-finanziaria sono state orientate principalmente a verificare il corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dalla normativa di settore.

In particolare, i controlli hanno riguardato la presenza o meno di sostanze nocive nei prodotti e le informazioni minime da indicare sulla merce esposta, per assicurarne un’oculata e sicura scelta d’acquisto.

L’attenzione delle Fiamme Gialle maceratesi è stata indirizzata anche verso quelle aziende potenzialmente esposte al rischio di detenere, per la vendita, cosmetici contenenti una fragranza sintetica, il Butylphenyl Methylpropional.

Questa sostanza è anche conosciuta con il nome Lilial, utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l’igiene della persona, quali creme, profumi, deodoranti e shampoo.

Lilial è vietata dal 2022 a livello comunitario, fa parte dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.

Guardia di Finanza

Inoltre, da investigazioni della Guardia di Finanza è emersa la posizione di una società risultata, in sede di controllo, effettivamente esporre per la vendita circa 200 confezioni di articoli di profumeria e per la cura della persona contenenti la sostanza vietata.

In aggiunta, sono stati rinvenuti oltre 250 articoli per la cura della persona privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo ”, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.

La normativa stabilisce che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonché alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, il tutto in lingua italiana, allo scopo di garantire all’acquirente una scelta consapevole e l’utilizzo del prodotto in sicurezza.

La merce incriminata è stata sottoposta a sequestro e il legale rappresentante della società è stato denunciato dalla Guardia di Finanza a piede libero alla Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata e, pariteticamente, segnalato alla Camera di Commercio per le determinazioni di propria competenza.

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