Tanti i messaggi di cordoglio e i ricordi per Franco Moschini. Ne riportiamo alcuni, innanzitutto quelli della Poltrona Frau che cita parole con il sentimento profondo del suo storico presidente: “Ogni vita ha un luogo, ogni luogo una storia. La mia vita è la mia gente, le morbide colline marchigiane e gli oggetti che contengono e trasmettono emozioni. Come una poltrona”.
«La scomparsa di Franco Moschini – sottolinea Nicola Coropulis, CEO Poltrona Frau – rappresenta una perdita profonda, personale e collettiva. Ho avuto l’onore di lavorare al suo fianco per diversi anni, imparando ogni giorno da una visione imprenditoriale lucida, concreta e sempre proiettata verso il futuro. Moschini ha saputo trasformare Poltrona Frau in un simbolo del saper fare italiano nel mondo, mantenendo salde le radici marchigiane e credendo fermamente nella forza della cultura, dell’innovazione e della bellezza. La sua eredità va ben oltre il design: è una lezione di passione, coraggio e responsabilità verso il proprio territorio e il proprio tempo».
A Tolentino è viva la gratitudine per aver rilanciato e valorizzato il Politeama.
«Caro Presidente – scrive Massimo Zenobi, direttore artistico del Politeama –, ti sono grato per la fiducia che mi hai dato e che hai sempre continuato a dimostrarmi, per le lunghe chiacchierate, per i consigli, per le pillole di saggezza che mi hai regalato, per i pranzi insieme e per l’entusiasmo che hai sempre dimostrato. Spero di aver ricambiato questa fiducia facendo del Politeama, in questi otto anni, quello che avevi voluto: un’eccellenza per tutto il territorio, perchè tu amavi e favorivi l’eccellenza per condividerla con tutti. Da oggi saremo tutti un pò più poveri, nello spirito e nell’entusiasmo, ma il ricordo di te sarà sempre vivo come un grande uomo. Ciao Franco».
L’Università di Macerata nel 2003, con il Rettore Alberto Febbrajo, gli conferì la laurea honoris causa in Economia aziendale.
«Un riconoscimento – ricorda John McCourt, attuale rettore UniMC – che celebrava non solo la straordinaria traiettoria di un imprenditore capace di portare il genio manifatturiero italiano nei contesti più prestigiosi del mondo, ma anche il legame autentico e duraturo che ha sempre mantenuto con il suo territorio e con le istituzioni culturali. Moschini è stato un interprete raro di un’idea di impresa che mette al centro la bellezza, la cura del dettaglio e la visione. La sua filosofia, sintetizzata nel motto “bello, buono e ben fatto”, si è tradotta in un contributo imprenditoriale e culturale che resterà esemplare. Ma è stato anche molto di più: un uomo capace di ascolto, generoso nell’investire nell’arte, nei giovani, nella dimensione pubblica della cultura».
Con un breve messaggio e una bella foto sul sito, l’Accademia di Belle Arti di Macerata ha dato l’addio al proprio presidente, in carica nel triennio 2009-2011: «Con Franco Moschini se ne va un altro pezzo importante della nostra Accademia, che lo ha visto, in tempi passati, alla presidenza della nostra Istituzione. Una presenza colta e illuminata, un grande uomo di impresa che ha, con il suo acume intellettuale, contribuito ad elevare l’immagine dell’Accademia su tutto il territorio. Buon viaggio, Presidente».
Anche le istituzioni hanno espresso il loro cordoglio, con le quali Franco Moschini ha avuto sempre cordiali rapporti.
«A nome dell’intera Amministrazione Provinciale e mio personale – dichiara il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Moschini. Imprenditore, uomo di grande cultura, ma soprattutto un mecenate che ha amato profondamente il territorio dov’è nato e cresciuto, a cui ha voluto lasciare un’importante eredità non solo imprenditoriale, ma di crescita culturale ed economica. Basti pensare al progetto di recupero del Politeama di Tolentino e, più recentemente, quello di Interno Marche».
Molto sentito il lungo messaggio (qui riportato parzialmente) del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi.
«Franco Moschini – afferma il sindaco Mauro Sclavi – è stato ed è ancora oggi uno dei nomi più illustri del Made in Italy. Grazie alle sue doti imprenditoriali e al suo coraggio, Poltrona Frau, di cui era presidente, è diventato un marchio noto in tutto il mondo come sinonimo di eleganza, stile e alta qualità artigianale. Appassionato di musica, amante della natura e uomo attento agli altri, è il protagonista di una lunga stagione di successi. Vero e illuminato mecenate, ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana e non solo, oltre che nel mondo imprenditoriale. Per anni ha affiancato la Frau ai festival internazionali più importanti, basti citare quello dei due Mondi o di Ravello. Vero “capitano d’azienda” ha saputo infondere un concetto basato sulla cultura del bello, con il costruttivo coinvolgimento delle maestranze, orgogliose di lavorare e realizzare “pezzi unici”, vere icone del design mondiale. A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della Città tutta, esprimo tutto il mio commosso cordoglio per la morte di Franco Moschini. Interpretando anche il sentimento di tutta la Comunità tolentinate ci stringiamo e abbracciamo le figlie Melania, Erika a il nipote Leonardo a cui porgiamo le nostre condoglianze».
Per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, «Con l’addio a Franco Moschini le Marche perdono un grande imprenditore che ha rappresentato in tutto il mondo la tenacia, la creatività e la visione che hanno fatto dello sviluppo e dell’impresa marchigiana un modello virtuoso e il fulcro del made in Italy. La sua capacità di riconoscere, produrre e promuovere l’eccellenza e l’alta qualità artigianale, è stata e continuerà ad essere di grande ispirazione per valorizzare le potenzialità della nostra regione e delle nostre imprese, che hanno dimostrato di sapersi aprire ad orizzonti sempre più ampi senza mai dimenticare le proprie origini e l’attaccamento al territorio».
La Camera dei Deputati ha commemorato Franco Moschini attraverso le parole in aula della parlamentare maceratese Irene Manzi, ricordandone il profondo radicamento nella sua terra con sue frasi: «Tolentino resta il centro di tutto ciò che ho fatto. Anziché disperdermi nel mondo, ho fatto di Tolentino una capitale industriale e culturale, il luogo in cui vivo e da dove governo il mio piccolo regno. Ma non mi sono mai rinchiuso a Tolentino. Poltrona Frau ha lavorato per il mondo e io le ho aperto sempre la strada».
«E a quella comunità – rimarca tra le altre cose l’on. Irene Manzi – ha restituito molto con autentico e sincero mecenatismo con il restauro di teatri, la creazione del museo dedicato alla Poltrona Frau, le attività dedicate ad arte e design, tante quelle che lo hanno visto a fianco e a sostegno delle generazioni più giovani… Moschini ha rappresentato il perfetto equilibrio tra imprenditoria e cultura… rafforzando il legame tra creatività, sostenibilità e innovazione. La sua visione e passione resteranno un’eredità indelebile di bellezza e competenza».
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