Conferenza stampa di fine anno in Curia per mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana.
Insieme a mons. Marconi, presenti all’incontro anche il cancelliere e segretario generale della Diocesi don Gianluca Merlini, il vicario don Andrea Leonesi e i sacerdoti consultori.
Prima dello scambio di auguri con i giornalisti, il Vescovo ha fatto il punto su un anno caratterizzato in primo luogo dal Giubileo della Speranza indetto da papa Francesco e proseguito, dopo la sua elezione, con papa Leone XIV.
Giubileo che a Macerata si concluderà ufficialmente domenica 28 dicembre quando, a partire dalle ore 17, lo stesso vescovo Marconi presiederà la celebrazione eucaristica nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, benedicendo poi idealmente tutto il territorio diocesano da piazza Vittorio Veneto.
Molteplici, inoltre, i temi toccati in occasione della conferenza: dalle iniziative di carattere regionale e locale legate proprio al Giubileo alla Giornata mondiale dei ragazzi e dei giovani, con la loro grande presenza all’evento conclusivo promosso dagli uffici della Diocesi presso l’Abbadia di Fiastra.
Numeri importanti in quei giorni sono stati registrati anche per il passaggio dei giovani pellegrini, oltre 10mila, al Seminario Redemptoris Mater di Macerata e diretti verso Roma.
Rilevanza nazionale e regionale hanno avuto anche gli eventi culturali realizzati in questo 2025 che si appresta al termine: in particolare, la mostra sulle casule di Matisse, allestita nelle sale di Palazzo Ricci a Macerata, in collaborazione con i Musei Vaticani e la Fondazione Carima; così come la mostra diffusa riguardante le immagini dedicate alla maternità di Maria (prorogata fino al 31 gennaio 2026), organizzata in tutte le strutture museali delle Diocesi marchigiane, che ha raccolto oltre 15mila presenze.
Ricordata anche l’iniziativa della Peregrinatio Mariae, con il passaggio della statua della Madonna Pellegrina di Loreto nei Comuni e nei paesi di tre regioni (Marche, Umbria e Lazio), fino alla benedizione in San Pietro da parte di papa Leone XIV in occasione del Giubileo della devozione mariana.

Il Vescovo ha poi toccato il tema della ricostruzione post sisma, ringraziando per la collaborazione e per il proprio operato tutte le maestranze impegnate, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e il commissario straordinario Guido Castelli, oltre alla Soprintendenza marchigiana.
I cantieri in atto nel 2025 hanno una rilevanza economica pari a ben 11 milioni di euro, 14 sono i progetti esecutivi consegnati all’USR, 6 quelli avviati, altrettante le opere e gli edifici restaurati.
Entro il 31 dicembre sarà consegnato il progetto esecutivo della chiesa dell’Abbazia di Santa Maria di Rambona a Pollenza (dove è stata redatta una progettazione unitaria di tutto il complesso edilizio afferente agli enti proprietari), oltre a quelli della chiesa di San Filippo Neri a Macerata e della chiesa di Santa Maria della Tempesta a Tolentino.
Nonostante l’unione di intenti tra la Diocesi, l’Usr, il commissario Castelli e la sovrintendenza locale, nessuna novità è però purtroppo ancora giunta dalla soprintendenza romana alla quale fa capo il recupero della chiesa di Santa Maria delle Vergini a Macerata.
Ultimo punto toccato dal vescovo Marconi è stato quello riguardante l’azione pastorale prevista per il 2026.
Per il Vescovo è importante «consolidare la mentalità sinodale»: sono da intendersi in tal senso gli incontri di formazione dei preti con il cardinale Gianfranco Ghirlanda, membro della Commissione Canonistica del Sinodo dei Vescovi e già Rettore della Pontificia Università Gregoriana, e con mons. Filippo Iannone, arcivescovo e oggi nuovo prefetto del Dicastero dei Vescovi.

Ampia l’attenzione ai giovani, anche nel rinnovamento del clero: ne sono testimonianza i sacerdoti consultori, così come le attività degli oratori, in molti casi rinnovati, e la collaborazione, tra gli altri, con i Salesiani e l’associazione mariana Regina dell’amore.
In una Chiesa «meno numerosa, clericale e tradizione», primaria è per il Vescovo la collaborazione tra le parrocchie e i movimenti, con i frati francescani, passionisti e agostiniani; e non ultime con le suore carmelitane, domenicane, clarisse e benedettine.
Non ultima, la riflessione conclusiva del vescovo Marconi è stata dedicata alla proposta caritativa realizzata tramite la Casa di Bethlem e la Cittadella della Carità, entrambe a Macerata.
Luoghi pensati insieme alla Caritas diocesana come motore di solidarietà, dove le fragilità possano trovare ascolto, orientamento, relazioni e nuove possibilità di futuro.
In particolare, la raccolta di Avvento è stata destinata proprio alla Cittadella, chi lo desidera può contribuire tramite bonifico, sostenendo questo sogno di carità: Iban n. IT 75 K 06150 13400 CC032 01057 10, intestato a Diocesi di Macerata – Caritas, causale Avvento di carità 2025.
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