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Schito, il primo raduno della contrada nel Comune di Treia

Schito, il primo raduno della contrada nel Comune di Treia
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Domenica 7 dicembre si è svolto con successo il primo raduno della comunità di contrada Schito, adiacente la frazione di Chiesanuova nel Comune di Treia. L’evento ha avuto una grande risonanza, con una adesione inaspettata da parte degli organizzatori, per la straordinaria presenza di tanti residenti e anche di contradaioli che nel tempo si erano allontanati.

L’occasione è stata la celebrazione della ricorrenza degli ottanta anni dalla posa in opera nella contrada di una edicola contenente una statuina della Madonna di Loreto. Il manufatto fu voluto e sistemato nel 1945 dai reduci della seconda guerra mondiale residenti a Schito, in segno di ringraziamento alla Vergine lauretana per la grazia concessa di essere riusciti a ritornare sani e salvi nella loro contrada.

La “figuretta” venne dedicata alla Madonna di Loreto perché molto venerata in zona e nell’intero Comune di Treia in quanto compatrona della città. La piccola struttura in mattoni fu realizzata con la fattiva collaborazione della famiglia Magnalbò, proprietaria fin dal 1936 della famosa villa quadrata dalle Cento finestre, sorta sul sito di un convento dei Barnabiti nel XVI secolo e poi proprietà dei Berardi, dei Santarelli, dei Pantaleoni e infine dei Magnalbò.

Schito-Treia
Gli organizzatori Renzo Mazzieri, Mario Sabbatini, Gino Rosciani e Americo Bonvecchi

L’iniziativa di un incontro/festa per celebrare la ricorrenza ha preso le mosse da una idea di alcuni “Schitaroli” che avevano frequentato le elementari nella locale scuola rurale e anche da alcuni figli di contadini dei Magnalbò, famiglia con cui da sempre c’è stato da parte di tutta la contrada un sincero rapporto di collaborazione, di stima e di amicizia.

E’ sempre difficile e rischioso fare i nomi solo di alcuni tra i tanti che hanno dato vita alla manifestazione, ma non si può fare a meno di citarne alcuni come Americo Bonvecchi, Gino Rosciani, Renzo Mazzieri e Mario Sabbatini.

La festa ha avuto come programma una cerimonia liturgica affollatissima nella chiesa parrocchiale di Chiesanuova, dove era stata portata la statuita della Vergine, anche per un triduo di preghiere. Il parroco Don Igino Tartabini nell’omelia, con parole toccanti ha penetrato a fondo l’interiorità dei presenti, sottolineando anche il valore religioso e civile dell’iniziativa, e ha invitato la comunità a pregare per la pace nel mondo.

Poi il momento conviviale nell’oratorio di Chiesanuova dove sono state sistemate le circa duecento persone che avevano aderito. Il servizio è stato garantito da volontari della contrada che hanno lavorato in cucina, nell’allestimento del salone e nel servizio ai tavoli. Nel salone dell’oratorio erano state esposte belle foto di persone e situazioni riguardanti il recente passato della contrada. Le stesse foto sono state proiettate alla fine del pranzo in uno schermo unitamente a un bel video che ha riportato i presenti, con il cuore e la mente, lungo le strade, i paesaggi e gli angoli più suggestivi della contrada.

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Luciano Magnalbò (seduto) mentre parla Alberto Meriggi

Scopo della manifestazione era anche quello di far conoscere ai partecipanti la storia più lontana e quella recente della contrada e le sue varie eccellenze. Hanno pensato a questo alcuni invitati tra cui il prof. Alberto Meriggi, residente a Schito, l’avv. Luciano Bagnalbò, schitarolo da sempre per residenza e affetto, e Don Euro Giustozzi, nato a Schito, ma che è stato anche parroco di Chiesanuova.

Meriggi, oggi presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, ha fatto conoscere le notizie storiche forse meno note ma importanti e caratterizzanti la contrada: l’origine e il significato del nome Schito, risalente all’epoca romana e mantenuto nel periodo della presenza longobarda (Bosco di querce), la presenza di tante testimonianze di quell’epoca, tombe a cappuccina lungo le strade e centurie romane nei terreni.

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A sinistra Alberto Meriggi, Don Igino Tartabili e Don Euro Giustozzi, a destra Luciano Magnalbò e famiglia

Ha anche ricordato il fatto che i tedeschi realizzarono nella parte bassa della contrada un campo di aviazione per agevolare la loro fuga e che loro stessi, ormai in difficoltà, nel giugno del 1944 distrussero facendo brillare 180 mine.

Ha parlato del pericolo scampato di recente con il tentativo di costruzione di un mastodontico impianto fotovoltaico, un problema che sembra riaffacciarsi di nuovo. Ha anche rievocato la figura di Sesto Leonardi, pilota automobilistico nato a Schito che vinse molte gare tra cui la Mille Miglia del 1950.

L’avv. Luciano Magnalbò, già senatore della Repubblica, accompagnato dai suoi familiari e da quelli del cugino Carlo, trattenendo a fatica la sua commozione, ha parlato degli anni trascorsi con i suoi familiari nella contrada, della storia della villa e della sua struttura, ha ricordato le feste popolari annuali in contrada, un pò sacre e un pò laiche, organizzate tradizionalmente nei pressi della villa, ha confermato il toponimo “Bosco di querce”, ricordando che la famiglia Pantaleoni, aveva distrutto quell’antico bosco per utilizzare il legno per le traversine della ferrovia che si stava realizzando lungo l’Adriatico.

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Don Euro Giustozzi, mostrando che spesso le anagrafi comunali sbagliano quando attribuiscono 92 anni a persone che ne mostrano poco più di trenta, con vivacità ed energia giovanili ha ripercorso l’infanzia e l’adolescenza a Schito, vissute nella sua famiglia dedita al lavoro dei campi, poi i suoi ricordi da cappellano e parroco a Chiesanuova e della bella figura di Don Antonio De Mattia che realizzò la chiesa attuale.

Come Luciano Magnalbò anche Don Euro ha ricordato le famiglie tradizionali della contrada, con i loro cognomi e soprannomi, molti rappresentanti delle quali erano presenti alla festa. Dopo infiniti abbracci tra persone che da anni non si vedevano, la manifestazione si è conclusa con il plauso di tutti agli organizzatori e con il desiderio unanime rivolto a loro e ad altri presenti di buona volontà, di far diventare il bell’evento annuale.

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