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Treia, le Giornate della Soft Economy e le radici del futuro

Treia, le Giornate della Soft Economy e le radici del futuro
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Da giovedì 20 a sabato 22 novembre, il Teatro Comunale di Treia ospita le Giornate della Soft Economy, promosse da Fondazione Symbola e arrivate alla XIII edizione, con il sostegno di ben 35 tra promotori, partner e patrocini.

La partecipazione di 95 relatori animerà le 20 ore di dibattito e confronto previste, che potranno essere seguite anche in streaming sul sito e i canali social della Fondazione Symbola.

La Città di Treia è tra i principali promotori, con la Fondazione Symbola, delle Giornate della Soft Economy, quest’anno dedicate al tema Comunità presenti e beni comuni. Le radici del futuro.

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Treia, Teatro Comunale

Giovedì mattina si apre con le riflessioni introduttive di Fabio Renzi, Segretario generale Fondazione Symbola, e con la prima sessione di lavori “Comunità presenti e beni comuni”. Nel pomeriggio le altre sessioni “Generative, Femminile Plurale” e “Communitas”, sulla la sfida territoriale dell’economia sociale e circolare.

Venerdì la quarta sessione su “La ricchezza del bosco”, la quinta “Siamo green communities. Rete di reti. Perché non possiamo restare nell’io. Il noi che ci salva” e la sesta “GENIUS LOCI l’intelligenza artificiale per l’innovazione sociale e territoriale”.

Sabato settima sessione “Le radici del futuro” e conclusioni di Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola.

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Fabio Renzi

“Il titolo che abbiamo scelto quest’anno – dichiara Fabio Renzi, Segretario generale della Fondazione Symbola – chiude una trilogia di appuntamenti dedicati alla nuova questione territoriale nazionale che riguarda la tenuta e la sicurezza dell’assetto generale del Paese a partire dal 66% che Eurostat classifica montano e alto collinare. Una trilogia iniziata nel 2023 e continuata nel 2024 con la scelta di titoli programmatici per le Giornate della Soft Economy come “La sfida territoriale: geografie e strategie contro le crisi climatica e demografica” e “Ritorno al territorio: Neopopolare per Rigenerare”. Appuntamenti nei quali è emerso chiaramente che una montagna disabitata non può assicurare nessun efficace contributo nel contrasto alla crisi climatica aumentandone invece esponenzialmente i rischi e gli impatti derivanti dagli eventi estremi conseguenti. Una condizione particolarmente critica se consideriamo che l’assetto territoriale del Paese vede le aree montane ed alto collinari nella generalità dei casi limitrofe, prossime e spesso interstiziali alla maggior parte dei sistemi insediativi più densamente abitati e più intensamente urbanizzati. Quest’anno vogliamo concentrare l’attenzione sul ruolo decisivo che devono essere chiamate a svolgere le comunità presenti – quelle che abitano e frequentano con continuità le montagne – nelle dinamiche del neopopolamento rispetto ai nuovi abitanti – giovani italiani urbani e competenti e immigrati – sui quali ci siamo concentrati nei due appuntamenti precedenti. Comunità presenti depositarie del patrimonio immateriale – antropologico culturale – ma anche proprietarie del patrimonio materiale – case e terreni – che deve essere neces­sariamente rimesso nella circolarità economica per sottrarlo al sottoutilizzo e all’abbandono. Comunità presenti generative di nuove esperienze comunitarie, a partire da quelle che possono nascere da un associazionismo fondiario, agricolo e forestale, capace di trasformare i tanti beni privati – sottoutilizzati e abbandonati che costituiscono un evidente fattore dise­conomico e di vulnerabilità e pericolosità territoriale – in beni comuni che possono generare e distribuire nuova ricchezza alimentando le filiere dell’economia circolare, assicurando condi­zioni di sicurezza territoriale, contrastando gli effetti e gli impatti della crisi climatica, rianimando e rimotivando le stesse comunità presenti e proponendo condizioni contemporanee di attrattività che favoriscano il neopopolamento”.

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Franco Capponi

“La tredicesima edizione delle Giornate della Soft Economy – afferma Franco Capponi, Sindaco di Treia – sarà incentrata sull’importanza delle comunità presenti, quelle che noi sindaci siamo chiamati ad amministrare tutti i giorni e che sono il riferimento principale della nostra attività. Siamo orgogliosi che questo appuntamento, che si svolge nella nostra città, sia negli anni cresciuto di valore e di importanza affermandosi a livello nazionale per la originalità e la forza di riflessione e di proposta sulle questioni territoriali del Paese, a partire dalla centralità delle aree montane e alto collinari che interessano ben il 66% della superficie nazionale. Come sindaco devo ribadire che le amministrazioni comunali possono e devono svolgere un ruolo decisivo per supportare i cittadini e le imprese del territorio per creare valore aggiunto attraverso la trasformazione di beni privati sottoutilizzati o abbandonati in un patrimonio di opportunità economiche e sociali per tutti. I Comuni possono dare un contributo decisivo per promuovere nuove forme di associazionismo fondiario come condizione fondamentale e preliminare per una gestione sostenibile legata all’economia circolare delle aree boscate ed agricole che rappresentano il 95% delle aree montane ed alto collinari. Le proposte e le soluzioni che ascolteremo in questi giorni ci permetteranno di individuare percorsi di crescita e di consapevolezza e, quindi, di valore. Ringrazio Symbola per aver scelto ancora una volta Treia per un appuntamento nazionale così importante per il nostro futuro”.

Info: Programma-Treia-Symbola-2025

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