Venerdì 14 novembre a Macerata, ore 17.30 nella sala convegni dell’Asilo Ricci, si terrà un incontro promosso dal Circolo della Rosa su “Elezioni regionali 2025: Macerata senza rappresentanti. Analisi dei flussi elettorali e ruolo del capoluogo”.
A introdurre il dibattito saranno i giornalisti Carlo Cambi, Luca Patrassi e Giuseppe Porzi. Poi interverranno personalità che hanno avuto ruoli politici nelle istituzioni e nella società civili.
Tra questi porteranno i loro contributi Massimiliano Bianchini, Bruno Mandrelli, Stefano Di Pietro, Romano Carancini, Angelo Sciapichetti, Anna Menghi, Fabio Pallotta, Nicola Perfetti e Marco Sigona. Seguirà la discussione aperta ai cittadini.
Il distacco dei cittadini dalla politica, la partecipazione a voto, la mancanza di maceratesi in giunta e consiglio regionale, le elezioni comunali della prossima primavera 2026, saranno i temi al centro della riflessione che il Circolo della Rosa vuole favorire.

L’incontro è stato presentato in conferenza stampa da Massimiliano Bianchini, Bruno Mandrelli e Stefano Di Pietro, tutti con ampia esperienza politica e amministrativa.
«Questa iniziativa – ha detto Bruno Mandrelli – conclude un ciclo che ha toccato le riflessioni sul declino delle città mediopiccole e sulla funzione dell’Associazione Arena Sferisterio anche in un contesto extracittadino. Ora vogliamo accendere l’attenzione sulle recenti elezioni regionali che hanno sancito l’assenza di rappresentanti della città in Regione, sia in consiglio che nella nuova giunta. Per Macerata questo ha un significato, legandolo anche al calo degli elettori. La presenza dei giornalisti più a contatto con la vita sociale servirà a interrogarsi sugli errori che hanno provocato un risultato mai capitato».
Bruno Mandrelli, più volte consigliere e assessore comunale, ha sottolineato che Macerata presentava candidati con un buon consenso, ma non sufficiente a essere eletti. La mancanza di rappresentanti della città, sia di maggioranza che di minoranza, vuol dire che non ci saranno più riferimenti diretti per istanze, risorse e progetti del territorio.
Sul tema è intervenuto anche Massimiliano Bianchini che ha vissuto direttamente l’esperienza delle recenti regionali e che si proietta anche sull’imminente appuntamento al voto delle comunali.
«Per quello che mi riguarda – ha affermato Massimiliano Bianchini – aprirò un comitato contro la legge elettorale regionale, del tutto iniqua, che avvantaggia i collegi delle province di Ancona e Pesaro. È una questione di democrazia. Nel centrosinistra poi il tema dei voti è gravissimo, anche se a Macerata città la distanza dal centrodestra è stata contenuta. Ci sarà un motivo e il punto è che a destra e a sinistra servono persone e amministratori capaci. Il prossimo candidato sindaco del centrosinistra dovrà innanzitutto essere competente e nuovo o giovane. Questa è la nostra priorità».

Ha chiuso la presentazione dell’incontro di venerdì 14 Stefano Di Pietro, esponente del PD ed ex assessore, ribadendo come le elezioni regionali siano state un’occasione persa.
«La Macerata amministrata dal centrodestra – ha dichiarato Stefano Di Pietro – in campagna elettorale aveva promesso di far tornare il grande capoluogo di provincia, invece questo è un fallimento drammatico. La città non rappresentata ad alcun livello in Regione è un fatto gravissimo».
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