Francesco Acquaroli è riconfermato presidente della Regione Marche, vincendo le elezioni alla carica con circa otto punti percentuali di distacco su Matteo Ricci.
Il presidente uscente ha preso il 52,43% (337.679 voti), mentre Ricci il 44,4% (286.209), secondo i dati diffusi ben oltre le ore 24, con tutte le 1572 sezioni marchigiane scrutinate.
Nella coalizione di centrodestra che ha sostenuto Acquaroli il primo partito è Fratelli d’Italia (27,41%) che ottengono dieci consiglieri regionali su trenta.
Segue Forza Italia (8,60%) con tre consiglieri, come la Lega (7,37%) che però riduce sensibilmente la rappresentanza precedente.
Tre consiglieri andranno alle altre forze della coalizione con voti sufficienti:
I marchigiani per Acquaroli presidente (4,25%), Civici Marche per Acquaroli presidente (2,59%), Liste civiche Libertas Unione di Centro (1,91%).
Noi moderati per Acquaroli si ferma a 1,64% senza alcun eletto.
Il Pd guida la coalizione di centrosinistra con il 22,50%, che permette di eleggere sei consiglieri.
La seconda forza della coalizione è la Lista civica di Matteo Ricci, che prende il 7,34% e due consiglieri.
Entrano in Consiglio con un eletto anche Movimento 5 Stelle (5,08%), Alleanza Verdi e Sinistra (4,15%) e Progetto Marche Vive Matteo Ricci presidente (1,92%).
Non entrano in consiglio Progetto civico avanti con Matteo Ricci (1,43%) e Pace Salute Lavoro (1,13%).
I risultati degli altri candidati presidenti, con nessun consigliere collegato eletto: Beatrice Marinelli (0,98%) Evoluzione della rivoluzione; Lidia Mangani (0,78%) Pci – Partito Comunista Italiano; Claudio Bolletta (0,75) Democrazia Sovrana Popolare con Marco Rizzo; Francesco Gerardi (0,61) Forza del popolo con amore e libertà Gerardi presidente Marche.
Alla chiusura delle urne, nelle 1572 sezioni delle circoscrizioni marchigiane l’affluenza complessiva è stata del 50,01% (59,74% nel 2020): Ancona 59,42, Ascoli Piceno 48,96, Fermo 51,22; Macerata 47,02; Pesaro e Urbino (52,38).
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