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Civitanova: l’assessore Cecchetti risponde agli attacchi sulle centraline antinquinamento

Civitanova: l’assessore Cecchetti risponde agli attacchi sulle centraline antinquinamento
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Le centraline di Civitanova funzionano efficacemente, vengono utilizzate anche in metropoli come Parigi e Londra e diversi comuni del Maceratese si sono informati per dotarsi delle stesse tecnologie. L’assessore all’ambiente Cristiana Cecchetti ha voluto fugare questa mattina in conferenza stampa ogni perplessità sul funzionamento degli apparecchi per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico. Ad affiancarla Francesco Arruzzoli del gruppo Win Italia, che ha collaborato all’allestimento del sistema di rilevamento di polveri sottili. “Mi spiace ripetermi – ha esordito l’assessore – ma i ripetuti, ingiustificati attacchi subiti a mezzo stampa sull’efficacia delle centraline mi costringono a ribadire la validità tecnica di questi impianti. Non sono quelli omologati dall’Arpam, che non abbiamo scelto perché avevano costi decisamente elevati. A cifre molto più sostenibili abbiamo installato questi 4 rilevatori che garantiscono un’analisi assolutamente affidabile. Verso questi apparecchi sono state utilizzate espressioni inaccettabili ed offensive, come “giocattoli” ed “inutili aggeggi”. Sono invece convinta che si tratti di strumenti che forniscono un servizio prezioso alla cittadinanza. Resto dell’idea che una politica realmente efficace sull’inquinamento non possa prescindere da un discorso culturale ed educativo verso la collettività”.

Ad illustrare nel dettaglio il funzionamento delle 4 centraline è stato Arruzzoli. “In primo luogo parliamo di macchinari pensati per un’architettura di tipo Smart cities. Sfruttano una piattaforma molto versatile, nata insieme ad Atac per rilevare pericoli da fughe di gas e ben adattata per monitorare l’inquinamento atmosferico. Sono dispositivi di ridotte dimensioni, duttili, facilmente trasportabili, versatili ed autoalimentati ad energia solare. Il vero valore aggiunto non sta solo nella verifica del superamento delle soglie di legge. Il sistema consente in tempo reale di suggerire all’utente quali attività sia consigliabile svolgere all’aperto. Inoltre, una volta raggiunto un database abbastanza consistente, quindi intorni ai 6-7 mesi di funzionamento, si potranno anche effettuare previsioni ed ipotesi sull’andamento dei valori nelle aree controllate”. Sull’insinuazione secondo cui i dati forniti dai 4 “nasi elettronici” sarebbero livellati verso il basso rispetto ai valori reali di inquinamento, Arruzzoli risponde dati alla mano: “Mettendo a confronti i rilevamenti di queste centraline con quelli dell’Arpam risultano andamenti simili, anzi gli apparecchi installati dal comune hanno rilevato a tratti quantitativi più elevati. L’attendibilità calcolata di questi strumenti si attesta sul 98%”. Infine, il referente di Win Italia invita alla prudenza sui dati pubblicati in tempo reale. “On line è possibile consultare i rilevamenti in ogni momento e da ogni naso elettronico. I dati in diretta non sono validati, questo può accadere a causa di trasmissioni non corrette o interferenze. Possono capitare dei dati falsi positivi. A fine giornata la piattaforma infoatac rielabora i dati attraverso dei codici di controllo e ne verifica la congruità. Le polveri sottili vanno valutate anche insieme ad altri parametri. Ad esempio una situazione di nebbia ed umidità oltre il 95% funge da assorbitore e concentratore di inquinanti presenti nell’aria, che vengono facilmente trasportati nell’atmosfera e quindi portano ad un sensibile aumento della concentrazione”.

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