Macerata Opera Festival apre allo Sferisterio con La vedova allegra
Venerdì 18 luglio alle ore 21 prende il via il 61° Macerata Opera Festival, in scena allo Sferisterio fino al 10 agosto con tre opere: La vedova allegra (18, 27 luglio, 2 e 9 agosto), Rigoletto (19 e 25 luglio, 3 e 8 agosto) e Macbeth (26 luglio, 1, 7 e 10 agosto).
A questi titoli il programma aggiunge il balletto Carmen della Compagnia Antonio Gades (29 luglio) e un Gala d’opera (31 luglio).
La stagione lirica dello Sferisterio vede al debutto la nuova sovrintendente Lucia Chiatti e il nuovo direttore artistico Marco Vinco.
Il titolo che venerdì apre il festival è La vedova allegra di Franz Lehár (1905), in versione italiana, per la prima volta rappresentato allo Sferisterio.
Non una semplice “operetta”, ma un genere autonomo, che conquistò l’Europa unendo lirica e prosa al ritmo di un valzer destinato a segnare l’ultimo periodo prima della Grande Guerra.
Si tratta di una nuova produzione per Macerata Opera Festival firmata dal regista Arnaud Bernard, dal coreografo Gianni Santucci, dallo scenografo Riccardo Massironi e dalla costumista Maria Carla Ricotti. Sul podio il Maestro Marco Alibrando.
La compagnia di canto vede nei panni della protagonista Hanna Glawari il soprano Mihaela Marcu e in quelli di Valencienne il soprano Cristin Arsenova.
Al loro fianco i tenori Valerio Borgioni (Camille de Rossilon), Alessandro Scotto di Luzio (Danilo Danilowitsch) e il baritono Alberto Petricca (Barone Mirko Zeta).
Sabato 19 segue Rigoletto di Giuseppe Verdi, riproposto nell’allestimento del 2015 firmato dal regista Federico Grazzini, dallo scenografo Andrea Belli, dalla costumista Valeria Donata Bettella e dal light designer Alessandro Verazzi.
La direzione dell’orchestra è affidata al Maestro Jordi Bernacer, con il baritono Ernesto Petti (Rigoletto), il soprano Ruth Iniesta (Gilda), il tenore Ivan Magrì (Duca di Mantova).
Con loro, il basso Luca Park nel ruolo di Sparafucile, il mezzosoprano Carlotta Vichi in quello di Maddalena, il basso Alberto Comes in quello di Monterone.
Il terzo titolo, Macbeth di Giuseppe Verdi, torna a Macerata da sabato 26 dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto nel 2019, nell’allestimento firmato da Emma Dante e ripreso da Federico Gagliardi.
Protagonisti anche in questa edizione l’Orchestra Filarmonica Marchigiana FORM, il Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini per la prima volta diretto dal Mastro Christian Starinieri e la Banda Salvadei.
Non mancherà durante la stagione l’impegno sociale con diversi progetti, tra i quali Inclusive Opera e In Opera dedicati al tema della accessibilità e dell’inclusione, con particolare attenzione a ipovedenti, ipoudenti, malati di Alzheimer e persone con altre disabilità.
Tornano a Macerata Opera Festival anche gli Aperitivi Culturali nella sede tradizionale degli Antichi Forni, che precedono le serate d’opera con appuntamenti alle ore 12, a cura di Cinzia Maroni e Sferisterio Cultura.
Tema del primo incontro di venerdì “La vedova allegra e il tempo che vola”, con la partecipazione del regista Arnaud Bernard, del direttore Maestro Marco Alibrando e del musicologo Enrico Girardi.
Sabato sarà la volta di Rigoletto e di “Ch’io pur mi mascheri!”, con il regista Federico Grazzini, il direttore Maestro Jordi Bernacer e della scrittrice e giornalista Roberta Pedrotti, che sveleranno i segreti dell’aria più enigmatica e seducente del repertorio verdiano.
Info: www.sferisterio.it.
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