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Macerata, defezioni e mobilitazioni contro “Rassegna esplicita”

Macerata, defezioni e mobilitazioni contro “Rassegna esplicita”
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A Macerata la discussa “Rassegna esplicita” sta provocando le reazioni non solo della città antifascista ma anche di personalità che erano previste nel programma come relatori.

I docenti Paola Ballesi e Roberto Cresti, due autorevoli personaggi della critica d’arte, hanno infatti declinato la partecipazione all’iniziativa, dove domenica avrebbero parlato dell’avanguardia del ‘900 nelle Marche.

I due affermano di essere stati contattati come studiosi del futurismo da un’associazione per la prima edizione di “Letture Maceratesi”, inserita tra l’altro nel cartellone natalizio promosso dal Comune di Macerata.

Una partecipazione quindi di esclusivo carattere artistico, ma una volta pubblicato il programma si è evidenziato il carattere politico della manifestazione, chiaramente di estrema destra.

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Paola Ballesi e Roberto Cresti

“Rassegna esplicita” (sabato 13 e domenica 14 dicembre nella Sala Cesanelli dello Sferisterio) presenterà personaggi come il filosofo performer Cesare Catà e i giornalisti Fabio Dragoni, Pietro Senaldi e Gianluigi Paragone, ma anche case editrici e partecipanti legati a Casa Pound.

La stessa associazione organizzatrice viene data come appartenente a Casa Pound, ed è Castelli di Carta di Cernusco sul Naviglio (Lombardia!!!), al centro di forti polemiche per aver ricevuto 15 mila euro di finanziamento da fondi regionali per l’iniziativa (sotto forma di Festival del libro).

Inoltre, il manifesto della rassegna riproduce nostalgicamente la grafica di una tessera del dopolavoro fascista maceratese del ventennio, realizzata da Fortunato Depero stilizzando il logo del Comune di Macerata. Nella tessera era stampato il motto “fascismo di primissima linea”.

Considerato il contesto, quindi, Paola Ballesi e Roberto Cresti (che parlando dei futuristi maceratesi avrebbero incluso Wladimiro Tulli che partecipò alla Resistenza) hanno deciso di fare un passo indietro.

“Rassegna esplicita” in questi giorni è diventata un caso messo in risalto da media nazionali per gli interrogativi che suscita, ma anche la Macerata antifascista si è mossa, raccogliendo il sentimento di indignazione che si è sollevato nell’opinione pubblica.

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Sabato 13 dalle 10 alle 21 nel salone dell’Asilo Ricci (a pochi metri dallo Sferisterio), più di trenta associazioni e organizzazioni antifasciste cittadine organizzano “Non ci si rassegna – Letture e voci oltre i confini”. Una vera controrassegna con interventi artistici, incontri e dibattiti.

Domenica 14 alle 16 Rifondazione Comunista, con altri soggetti, promuove un presidio in Piazza Vittorio Veneto. “Contro l’utilizzo improprio di fondi pubblici e dei soldi delle cittadine e cittadini marchigiani, è per noi doveroso mostrare e mobilitare il nostro dissenso di fronte ad una vicenda così grave”, dichiara per RC Gianmarco Mereu.

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