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Liana Lippi commemorata a San Severino Marche, Sgarbi: “Sono senza due madri”

Liana Lippi commemorata a San Severino Marche, Sgarbi: “Sono senza due madri”
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“Ho perso mia madre lo scorso anno, Liana un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano”. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, parla a cuore aperto nella Giornata in ricordo di Liana Lippi, l’ex soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggisti delle Marche scomparsa a 72 anni a causa di un male incurabile.

La Città di San Severino Marche ha dedicato a questa sua illustre concittadina, donna di grande cultura e profonda conoscenza, una serata al Teatro Italia preceduta da una santa messa celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli, vescovo di Ancona-Osimo, originario di Serripola di San Severino Marche. Lo stesso Menichelli ha portato in sala poi la sua testimonianza insieme al sindaco, Rosa Piermattei, all’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, al direttore della Direzione generale educazione e ricerca del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e già soprintendente delle Marche, architetto Francesco Scoppola, al presidente della Fondazione Salimbeni, professor Stefano Papetti, all’ex sindaco di Civitanova Marche, Ivo Costamagna.

“La professoressa Liana Lippi – ha ricordato nel suo saluto d’apertura il sindaco Piermattei – ha dato molto a questa comunità. Ho avuto poco tempo per conoscerla ma è stato sufficiente per capire la sua bontà, la sua voglia di dare e di fare, il suo impegno per far conoscere al mondo i tesori d’arte settempedani”.  

“Purtroppo ci accorgiamo delle persone che ci stanno vicine quando non sono più abbracciabili – ha sottolineato, invece, il cardinal Menichelli per aggiungere subito dopo – Liana era una persona che prendeva le cose di petto, ci lavorava cercando di essere sempre fedele al suo compito. Era di una onestà e di una rettitudine molto particolari, queste doti erano la sua caratteristica. E poi aveva un grande amore per questa città”.

“La professoressa Lippi – ha fatto eco l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Brugnaro – è stata una delle prime persone che mi hanno raccontato delle bellezze di San Severino Marche. Nelle ultime settimane di vita, piagata dalla malattia, l’ho vista piangere e mi ha fatto piangere ma aveva ritrovato una profonda fede”.

Vittorio Sgarbi, Liana Lippi, Rosa Piermattei
Vittorio Sgarbi, Liana Lippi, Rosa Piermattei

Commosso il ricordo dell’ex collega di lavoro, il soprintendente Francesco Scoppola: “Liana aveva qualcosa di speciale, non pensava né alla popolarità né al lustro. Liana era attenta all’interesse generale e lo faceva anche nel dubbio, aveva anche il dubbio di sbagliare talvolta. Oggi avrebbe detto smettetela di ricordarmi e vediamo che si può fare per le Marche”. Di una figura “portatrice di valori e non di dogmi – ha invece parlato l’ex primo cittadino di Civitanova Marche, Ivo Costamagna – Ha fatto iniziare l’attività politica a Vittorio Sgarbi, sapeva che con lui la città di San Severino Marche sarebbe entrata in un circuito internazionale”.

Il primo degli abbracci più sentiti in sala lo riserva a Liana Lippi l’amico “professore” Stefano Papetti: “Ho conosciuto la prima volta Liana – confida – nella condizione sfortunata di insegnante della figlia. Poi è nato il sodalizio a tre con lei e Sgarbi. Un sodalizio che funzionava perché Sgarbi immaginava la storia, Liana la metteva in pratica e poi arrivavo io a fare da mediatore e riparare. E’ stata sempre una situazione di squilibrio-equilibrio che ha perfettamente funzionato. Il terremoto ha risparmiato Liana dal veder rovinati monumenti e opere d’arte ma ci ha privato di una mente che ci avrebbe offerto un grande aiuto”. Papetti, Lippi e Sgarbi hanno organizzato, a San Severino Marche e non solo, tantissime mostre di successo.

A chiudere la serata all’Italia è stato, da ultimo, il ricordo più atteso, quello dell’amico di sempre Vittorio Sgarbi: “Ho voluto personalmente questa serata, ho sentito discorsi sottili e laici – ricorda Sgarbi, prima di sottolineare subito dopo – La vostra città, la città di San Severino Marche è anche la mia. Il 3 novembre dello scorso anno ho perso mia madre, Liana l’ho persa un mese fa. Mi sento mutilato, senza due madri ho davanti una vita da orfano. Con lei mia madre si amava, lei poteva essere la sua supplente. Molte cose le ho dimenticate, lei era un pezzo della mia memoria. E’ una mutilazione grande”.

Sul palco e nella sala del teatro Italia c’erano gli amici di sempre. Con loro anche le figlie di Liana, Michela e Cristina e l’amata nipotina. La città di San Severino Marche ha già deciso che alla professoressa Lippi saranno tributate altre iniziative nel segno dell’arte e della cultura, settori cui lei ha dedicato la vita intera.

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